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Teruel, 20 Luglio - 31 edizioni dal 1983, trentuno anni di storia e di competizione che conservano quasi intatto lo smalto delle prime, avventurose edizioni, con lo spessore tecnico di una delle prove più appassionanti (ma non certo la più sicura) del panorama mondiale dell’Enduro ad… alta velocità.
La calda nuvola di polvere del deserto
Prologo, due tappe, con partenza da Teruel e passaggio a Calatayiud, una lunghissima cavalcata con una speciale di oltre duecentoventi chilometri il primo giorno, un infinito “rodeo” sulle piste disastrate dal primo passaggio il secondo giorno, e un anello finale, sempre oltre i cento chilometri. Tutto segnalato “frecciato”, tutto d’un fiato e, soprattutto, tutto a manetta in un caldo allucinante e nella costante nuvola di polvere del “deserto” a Sud di Saragozza, la città che ha dato il battesimo all’evento.
Onore ai vincitori
Gerard Farres, fuoriclasse e specialista di questo tipo di gare, in sella alla Gas Gas ufficiale, e Joan “Nani” Roma, pilota non meno “decorato” e non meno ufficiale Mini All4 Racing, hanno vinto la 31ma edizione della Baja Aragon, prova valida per la Coppa del Mondo Baja FIM, moto, e per la Coppa del Mondo Cross-Country Rally, auto.
Per Gerard Farres, che è una delle icone della corsa spagnola, si tratta del quarto successo personale dopo le vittorie ottenute nel 2007, 2009 e 2011. Per “Nani” Roma, il re della Dakar che aveva già vinto in moto quattro volte negli anni dal 1995 al 2002, è il quarto successo anche in auto.
“Gerard Farres, fuoriclasse e specialista di questo tipo di gare, in sella alla Gas Gas ufficiale, e Joan “Nani” Roma, pilota non meno “decorato” e non meno ufficiale Mini All4 Racing, hanno vinto la 31ma edizione della Baja Aragon”
Alle spalle di Farres
Farres contribuisce quest’anno a far entrare nella “leggenda” della corsa anche Gas Gas, la marca che è riuscita a “saturare” il podio di Teruel e a inserire ben quattro moto EC Raid 450 nei primi cinque posti. Alle spalle di Farres, che ha vinto tre delle speciali in programma e controllato chiudendo al terzo posto l’ultimo “anello”, si sono infatti piazzati Adrian Garrido, crossista di buon valore e debuttante alla Baja, e Marc Solà, che aveva partecipato ad una sola edizione della Baja, ancora nel deserto de los Monegros e che conquista così il primo podio personale.
Tra i migliori anche due italiani, Alex Zanotti, che ha concluso al decimo posto, e Alessandro Ruoso, dodicesimo. Sfortunato, invece, il debutto di Laia Sanz, costretta al ritiro da un malore che aveva colpito la pluri campionessa spagnola già alla vigilia della corsa.
Quattro Mini nei primi quattro posti
Duello tutto in casa anche tra le auto, con quattro Mini All4 Racing ai primi 4 posti, e grandissimo duello tra Joan Roma, il vincitore in coppia con Michel Perin, e Orlando Terranova, con Moises Torallardona lo… sconfitto. Roma partiva per la tappa finale con un vantaggio esiguo, poco più di trenta secondi, e Villanova ha vinto la grande Speciale della giornata conclusiva recuperando buona parte dello svantaggio.
Cruciale l’anello finale con il rocambolesco ritorno di Roma, che vince così con uno scarto di appena 25 secondi, uno dei più esigui della storia della Baja Aragon. Carmine e Lucio Salvi, con una Mitsubishi RalliArt, i migliori itaiani in Auto, ventitreesimi. Con il quarto posto, il russo Vladimir Vasilyev incrementa il proprio vantaggio nella Coppa del Mondo Cross-Country delle Auto.