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Teruel, Aragon, 25 Luglio. Il mito si rinnova, in tutta la sua grandezza. La 38ma, spettacolare edizione della Baja Spagna, la decima dell’era incentrata sulla città di Teruel, è stata a memoria d’uomo una delle più dure, una delle due o tre che lasciano un segno speciale nella storia. Gara entusiasmante. Polverosa, rischiosa, massacrante, torrida, ma entusiasmante. Da brividi. Tre giorni di corsa, tre tappe interamente di prova speciale, elocità come sempre da capogiro, impegno fisico e mentale massimo.
2 prove speciali il sabato, di 220 e 180 chilometri. disputate alternativamente dalle Auto e dalle Moto, e una terza Speciale in comune la Domenica sulla distanza di 160 chilometri. Il menù delle Moto si completava con la disputa della Super Speiale – Prologo del Venerdì, appena 7 chilometri e mezzo per lo spettacolo. il patibolo aragonese è servito.
Nasser al Attiyah e Matheu Baumel hanno dominato la scena della gara delle Auto. Anzi, oltre la quinta vittoria dell’asso pigliatutto del Qatar c’è l’affermazione, storica e ancor più sensazionale, di Toyota, che ha piazzato ben tre Hilux ai primi tre posti. E con questo definiamo per esteso il podio. 1° Al attiyah-Baumel. 2° Al Rajhi-Orr. 3° Moraes-Bentivoglio. Son tutte Toyota.
Al Attiayah era già nella storia. Con 4 vittorie, la prima nel 2008, una parte importante di questa era già stata scritta dal Principe del Qatar. Tuttavia, all’attacco sin dal primo giorno, Al Attiyah ha dato immediatamente l’impressione di voler chiudere anzi tempo la partita. Dopo aver vinto tutte le prove del sabato ed essere andato al riposo con oltre 5 minuti di vantaggio sui colleghi di Marca, il Principe ha infine regolato il gran finale concedendo vittoria e piazzamento dell’ultima Speciale a Al Rajhi e Moraes, pur tuttavia contenendo il ritardo in meno di due minuti, così da risultare incontrastato vincitore della 38ma edizione della Baja Spagna. Attese star della Baja, Dani sordo e Cristina Gutierrez hanno concluso nei dieci. Un poco più indietro l’eroina dell’Extreme E Cristina GZ (Giampaoli Zonca). Al traguardo anche Alessandro Schiumarini con una Mitsubishi.
La gara delle Moto è stata, in un certo senso, ancora più a senso unico. Il prologo al portoghese Goncalves, la successione delle 3 Speciali ha posto in evidenza che il finale era già scritto dalle prime battute. 1° Tosha Shareina, KTM, 2° Lorenzo Santolino, Sherco, 3° Rui Goncalves, Sherco. Ogni giorno, questo il risultato copiato e incollato una Speciale dopo l’altra, solo i margini di distacco che crescevano lentamente man mano che passavano i chilometri. Niente da fare per gli avversari, i primi oltre i dieci minuti dal Podio dell’assolata Teruel. Tosha Shareina, un talento riconosciuto, succede a Joan Barreda, uno dei recordman della Baja Aragon, del quale peraltro non si conosce né il presente né il futuro.
Al traguardo della massacrante operazione spagnola anche Fabrizio Macchitella, KTM, Francesco Tognato, Husqvarna, Claudio e Lorenzo Lodola che, Veteran e Junior, riuniscono in famiglia lo spirito epico della Baja Aragon. Al 48° posto assoluto Nicola Dutto, decimo di categoria. Con 74 partenti e 62 arrivati, e considerati 6 minuti di penalità e quell’ora e 10 persa per un banale guasto al tubo benzina e uno meno semplice al cambio (riparato in gara da Ruben e Nick, le ombre “in prova” in vista dell’Africa Eco Race) il risultato è ottimo, eccezionale se si considera che, prima degli intoppi, Nicola era esattamente a metà classifica.
Eccezionale, per concludere, l’impresa degli eroi spagnoli protagonisti delle nuove categorie Trail. Ivan Cervantes ha portato a compimento la missione Triumph Tiger 900 Rally Pro, e così Joan Pedrero con la poderosa Harley-Davidson Pan America 1250.
© Immagini Red Bull Content Pool, Baja Aragon, Nicola Dutto