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Torino - Settimana importante quella appena trascorsa per lo IED (Istituto Europeo per il Design), ma anche per il Museo Nazionale dell'Automobile di Torino "Avv. Gianni Agnelli" e per il Comune del Capoluogo piemontese. La festosa occasione di incontro è il ventennale della fondazione del Trasportation Design, che vede la luce nel lontano 1994, creato dall'istituto torinese da sempre riconosciuto come eccellenza formativa mondiale. Proprio per questo motivo viene offerta ad un ampio pubblico, fatto di giovani promesse ancora impegnate nello studio e da personaggi ormai affermati nel mondo del design, un'opportunità di confronto sul rapporto fra il car design passato, il presente e la mobilità del futuro.
Per meglio rendere l'idea di cosa significhi IED a livello internazionale, non resta metodo migliore che fare affidamento ai numeri; si possono infatti contare più di 600 studenti provenienti da tutto il mondo diplomati in Trasportation Design, partnership pluri collaudate con marchi di prestigio quali Ferrari, Hyundai, McLaren, Aston Martin, BMW, Fiat, Lancia, Maserati ed Alfa Romeo - solo per citarne alcune - numerose show car presentate nei più prestigiosi saloni internazionali, modelli in scala 1:4 delle più belle creazioni nate dalle sapienti mani dei designer, e l’elenco non finisce qui.
La giornata di giovedì 19 giugno, ricca di rinomati ospiti, ha visto partecipare alcune delle più note autorità nel mondo dell'auto torinese, italiano ed internazionale. Oltre all'intervento di Flavio Manzoni, Direttore del Design Ferrari, ci siamo soffermati in maniera particolare su quello di Thomas Bürkle, Chief Designer presso lo Hyundai Motor Europe Technical Centre.
Le auto diventano globali
«La maggior pare delle auto nate in Hyundai vengono alla luce grazie ad una collaborazione con lo Ied di Torino, soprattutto per quanto riguarda, naturalmente, la carrozzeria. (I modelli esposti nella gallery sono riferiti agli ultimi concept nati con lo Ied, ndr). Le auto di oggi crescono sempre maggiormente seguendo requisiti globali. A causa del grande costo dello sviluppo ogni azienda punta ad investimenti sicuri per la paura diffusa dalla crisi che ogni giorno ci assale».
Genesis: il massimo del lusso secondo Hyundai
«La Hyundai sta puntando ad auto piccole ed intriganti, diverse, capaci di garantire maggiore confort, ma allo stesso tempo di risultare attraenti per le persone giovani. Auto che si sappiano rivelare al di sopra del loro segmento di appartenenza, da utilizzare anche fuori dalle città, magari per un medio-lungo viaggio. Una delle nuove nate in casa Hyundai prende il nome di Genisis. Prodotta in Germania, segue l'idea di auto diversa, seguendo i dettami del nostro linguaggio stilistico Fluidic Sculpture. Questa auto é destinata ad essere un top di gamma esarà presentata all'interno del settore del lusso puntando a garantire prestigio e versatilità allo stesso tempo».
Intrado: design aeronautico
«L’energia e la forza si basa sul saper gestire le necessità del futuro. Il designer Hyundai deve pensare alle luci, a quello che lo circonda, alla mente che viene ispirata dalle milioni di forme che ritrova in natura. Il puro e il piccante vengono associati durante la progettazione Hyundai, ne è un esempio la concept Intrado, altro progetto realizzato in collaborazione con Ied Trasportation Desing: ispirata ad un aeroplano, risponde alla necessità di persone giovani che devono guidare un’auto, le strutture derivano direttamente dall'idea di costruzioni tubolari, prodotte negli anni '30, quando le persone avevano bisogno di vetture da utilizzare nel quotidiano con la voglia di libertà e spensieratezza. La sicurezza, il divertimento, la facilità e l'ecologia coincidono in questo progetto».
“Il designer Hyundai deve pensare alle luci, a quello che lo circonda, alla mente che viene ispirata dalle milioni di forme che ritrova in natura”
«Troviamo sedili, volante e maniglie morbide al tatto che entrano in contatto con il corpo dei passeggeri, mentre una nuova estetica accompagnata da carbonio e tessuto molto tecnico e duraturo arricchiscono il complesso. La silhouette ispirata agli aerei dona linee molto filanti, mentre i finestrini rialzati ed arrotondati sono pensati appositamente per migliorare la visibilità e l'efficienza dell'auto. L’ottima penetrazione aerodinamica permette a questo modello di percorrere maggiori distanze, migliorando allo stesso tempo i consumi e privilegiando l'accesso all'abitacolo. Le dotazioni sono molto facili ed efficienti, racchiuse in uno strumento di controllo quasi galleggiante e molto leggero».
PassoCorto: una sportiva ispirata alla tradizione italiana
«Ultimo, ma assolutamente non inferiore come importanza, è un progetto realizzato interamente all'interno dello Ied: Questo piano di lavoro assume grande importanza perché pensato in funzione dei giovani. PassoCorto, il cui nome è voluto proprio in italiano dallo Hyundai Design Center Europe in omaggio al design Made in Italy studiato allo Ied. Questo prototipo si basa sulla storia di alcune delle più belle auto sportive italiane di piccola cilindrata. È una sportiva a due posti con motore centrale-posteriore. Il peso di soli 840 kg ed è statp ottenuto grazie ad un telaio monoscocca in carbonio molto leggero, spinto da un 4 cilindri in linea biturbo 1600 cc da 270 CV».
«La linea, marcata fortemente dai passaruota, racchiude il volume centrale di cofano ed abitacolo, mentre la parte anteriore e posteriore sono caratterizzate da elementi aerodinamici molto importanti. Gli specchi retrovisori lasciano spazio ad una telecamera posta sul tetto, capace di replicare la visione posteriore e di girare video ad alta risoluzione da condividere sul web. Lo schema di lavoro della progettazione di PassoCorto è stato fin da subito molto serrato, l’evoluzione della carrozzeria è basata su modelli in scala realizzati direttamente dagli studenti Ied. Grazie a tali modelli è stato successivamente realizzato un esemplare definitivo in scala 1:1, con superfici avvolgenti e proporzioni accattivanti, presentato al salone dell'auto di Ginevra».
“Hyundai sta predisponendo idee che fuoriescono dalla mente dei designer e dei progettisti, che cercano nuove categorie di macchine, nuovi tipi di alimentazione”
Il futuro Hyundai
«Le auto si stanno evolvendo velocemente, occorre pensare agli abitanti delle campagne, a mezzi di trasporto diversi, alle nuove tecnologie, a quello che una macchina può offrire ad un utilizzatore medio, non necessariamente abitante di una grande città o grande viaggiatore. Hyundai sta predisponendo idee che fuoriescono dalla mente dei designer e dei progettisti, che cercano nuove categorie di macchine, nuovi tipi di alimentazione, per esempio a celle combustibili alimentate a idrogeno. Tutto questo si traduce in sforzi enormi, in grandi investimenti, che sono però necessari a mantenere viva una casa produttrice. Le emozioni, i sogni, il cuore, devono sempre essere ben presenti nella mente dei giovani, occorrono per rimanere forti».
Marco Delmastro