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Non esiste che le auto sportive e da gara siano elettriche, per molti. A dar loro speranze anche per il prossimo decennio, oggi arriva persino la Bosch. Un cui alto dirigente, Johannes-Joerg Rueger, ha ricordato che le auto sportive hanno un rombo motoristico e delle emozioni che storicamente sono fatte dai motori termici.
Parlando dalla e della Motor Valley italiana, è stato detto che addirittura nel 2030 non più del 15% di certa produzione sarà elettrica (pensiamo a Lamborghini e Ferrari, ma anche chi ne segue i filoni).
Si parla di un mondo diverso dall’auto di tutti i giorni, ovviamente, ma il presidente di Bosch Engineering dice il giusto. Si può sviluppare la conversione dei motori tradizionali verso nuovi combustibili sostenibili (e-fuel) e, perché no: l'idrogeno.
Un nuovo acronimo che sembra brutto da leggere, ma nella pratica e allo scarico, pulito, suona meglio di BEV. È HICEV: Hydrogen Internal Combustion Engine Vehicle.
Pare che la Bosch spinga per avere investimenti nei sistemi, derivati dagli esistenti in tempi degni, capaci di dare ancora vita ai motori termici di uso sportivo. Non è certo sola, sul fronte ci sono anche in America e Giappone.