Autovelox, Sticchi Damiani: «Basta con questa valanga di multe»

Autovelox, Sticchi Damiani: «Basta con questa valanga di multe»
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Il presidente di ACI, Angelo Sticchi Damiani, si scaglia contro gli autovelox seminascosti, che non esita a definire delle «trappole»
13 giugno 2017

«Adesso basta con questa valanga di multe che tradiscono lo spirito del codice della strada. È arrivato il momento di intervenire»: non le manda a dire in merito agli autovelox il presidente dell'ACI, Angelo Sticchi Damiani, in un'intervista concessa a La Repubblica. 

Sticchi Damiani punta il dito contro alcuni autovelox: «disseminare i comuni di falsi cartelli di controllo elettronico della velocità per rendere invisibile quello che poi ti falcia o piazzare l'autovelox a tre metri di altezza su un palo mezzo nascosto a bordo carreggiata: guardiamoci negli occhi, queste sono trappole», spiega.

Il presidente dell'ACI fornisce anche un esempio, relativo ad un comune in provincia di Verona. «In un anno aveva incassato 5 milioni con un solo autovelox a tre metri di altezza, che nessuno vedeva - spiega -. In altri casi sono stati effettuati lavori che hanno reso le strade molto più sicure, ma il divieto è rimasto a 70 all'ora e riecco gli autovelox semi nascosti per fare cassa». «Tutto questo è odioso: ci vuole un patto tra Aci e enti locali per impedire che avvenga», prosegue.

Sticchi Damiani chiede inoltre ai cittadini di segnalare gli autovelox a loro avviso irregolari, mettendo per questo scopo a disposizione il numero del soccorso stradale ACI e invitandoli a «scattare foto geolocalizzate con il telefonino». «Il fenomeno delle multe vessatorie per far cassa non deve accadere più», conclude.

 
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