Autovelox: sotto indagine alcuni dispositivi nel bolognese

Autovelox: sotto indagine alcuni dispositivi nel bolognese
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Sotto indagine nel bolognese alcuni dispositivi di rilevazione della velocità. Sequestrati dalla Guardia di Finanza anche oltre 15.000 verbali
4 luglio 2014

Sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Bologna svariate documentazioni in merito all'impiego di uno specifico dispositivo autovelox.

A disporne il sequestro - al Comando del Corpo Intercomunale di Polizia Municipale del comprensorio dell'"Unione dei Comuni Terre d'Acqua" (Anzola dell'Emilia, Calderara di Reno, San Giovanni in Persiceto, Crevalcore, Sala Bolognese, Sant'Agata Bolognese) - è stata la Procura bolognese.

Le ipotesi di reato dell'inchiesta in cui è avvenuto il sequestro sono il falso e l'abuso d'ufficio, a carico di ignoti.

Le indagini dei militari del II Gruppo di Bologna riguardano, in particolare, alcuni atti di proroga per l'appalto del ciclo della cartolarizzazione dei verbali, affidato, dal 2006 al 2012, salvo una breve interruzione, ad una società privata in virtù di affidi "temporanei" di sei mesi in sei mesi, in violazione delle norme che fissano criteri temporalmente inderogabili sugli appalti.

L'attenzione dei finanzieri si è anche rivolta all'impiego da parte della Polizia Municipale di apparecchiature elettroniche (autovelox 104 c2) e di un sistema automatico di stampa (videosystem) il cui utilizzo combinato non è omologato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

In aggiunta ai verbali di corretto funzionamento del misuratore di velocità in postazione fissa, sono stati anche sequestrati oltre 15.000 verbali emessi dal 2008 al 2012 per infrazione del superamento del limite di velocità, sui quali saranno svolti i relativi approfondimenti.

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