Autovelox News: una settimana di notizie, storie, leggi e sentenze

Autovelox News: una settimana di notizie, storie, leggi e sentenze
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Consigli pratici ma anche nuove postazioni, sentenze, curiosità e ricorsi per sapere come affrontare uno dei momenti più temuti da tutti gli automobilisti
15 ottobre 2022

Ricevere una raccomandata non è un buon segno, soprattutto quando si è consci di non aver rispettato proprio alla lettera il Codice della Strada. Quando poi si evince che la multa deriva dal mancato rispettato limite di velocità e si è stati pizzicati da un autovelox, le cose si fanno ancora più serie. Abbiamo quindi deciso di ricapitolare per voi l’ultima settimana di notizie in fatto di autovelox, così da farvi trovare preparati una volta al volante.

Il caso più eclatante da cui partiamo, arriva dalla vicina Svizzera, dove un’automobilista italiana è stata multata per aver infranto di 17 km/h il limite dei 30. In Svizzera, come è ben noto, sono parecchio fiscali e le multe severe. All’italiana, infatti, sono stati comminati ben 750 Franchi di multa ma, in caso di mancato pagamento nei termini, sono previsti alcuni giorni di reclusione o lavori socialmente utili. 

Ma com’è la situazione all’interno dei nostri confini?

A Firenze sembra non placarsi la polemica che riguarda gli autovelox in città, con una previsione a bilancio derivante dalle sanzioni di ben 74 milioni di euro. Il sindaco è sotto attacco un po’ da tutti i partiti di opposizione ma ha voluto sottolineare che grazie alle multe sono stati stanziati 21 milioni di euro per incrementare la sicurezza stradale. 

Ma veniamo al dunque, nei primi otto mesi del 2022 gli autovelox di Firenze hanno registrato la bellezza di 400.000 superamenti del limite di velocità e i nuovi Velocar sono in prima linea nell’accertamento delle infrazioni. Rispetto agli autovelox di vecchia generazione, questi ultimi sono dotati di tecnologia radar e sono posizionati in alto, riuscendo a intercettare i trasgressori in entrambi i sensi di marcia.  Essendo in posizione rialzata rispetto alla strada, sono anche meno visibili, scatenando le reazioni avverse da parte di politici – compreso l’ex sindaco Matteo Renzi - e automobilisti e proprio per questo motivo il Comune ha garantito che verrà incrementata la segnaletica che avvertirà della loro presenza. Insomma, il comune non vuole passare per essere un “multificio”, come accusato da diversi, ma vuole garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.

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Parliamo però anche di nuovi autovelox a cui stare attenti. Amanti della montagna? Attenti sulla ss47 “della Valsugana”, perché a dicembre arriva un nuovo autovelox. Posizionato all’uscita della galleria di Martignano, in direzione Trento, avrà lo scopo di rallentare i tanti che in quel tratto transitano a velocità bel al di sopra dei limiti consentiti, creando situazioni di pericolo che si sono tradotte in svariati incidenti da inizio anno. 

Ma nella zona di Trento quello non è l’unico autovelox, infatti, insieme agli apparecchi che rilevano le infrazioni semaforiche, sono state quasi 2.000 le infrazioni registrate dal 19 settembre. Occhio quindi a fare attenzione. 

Se invece doveste essere in viaggio dalle parti di Caserta, più nello specifico a Dugenta, proprio ieri è stato installato un nuovo autovelox al km.13+450 della SS265VAR (Fondo Valle Isclero) in direzione Benevento. L’Amministrazione Comunale ha anche avvisato gli utenti tramite un post di Facebook e pare che la notizia non sia stata presa molto bene.

Passiamo ora a cercare di capire come limitare il danno una volta che, ahimè, vuoi per la fretta o per una distrazione, siamo stati pizzicati ad infrangere il limite di velocità. Se siamo ormai rasseganti e convinti di essere dalla parte del torto, il consiglio migliore è quello di saldare subito la contravvenzione entro cinque giorni dalla notifica, potendo godere così di uno sconto del 30% sulla sanzione.

Nel caso in cui aveste superato di 10 km/h il limite consentito, non dimenticatevi di segnalare entro 60 giorni chi fosse alla guida in quel momento così da farvi decurtare i punti della patente, in caso contrario vi vedrete recapitare altri 300 euro di multa.

Siete pendolari e vi è arrivata una raffica di multe sullo stesso tratto? Potreste provare la via del ricorso al giudice di pace nell’eventualità che sia passato parecchio tempo tra l’infrazione e la ricezione della contravvenzione. In questo caso potreste far leva sul fatto che, se aveste ricevuto tempestivamente la prima contravvenzione, ne avreste tenuto conto la volta successiva. Il giudice di pace potrebbe decidere di farvi pagare solo alcune delle multe.

Tenete però a mente due cose: per impugnare la multa, la sanzione non deve essere pagata e, nel caso in cui il giudice dovesse darvi torto, non potrete più usufruire dello sconto del 30%.

La decisione sta a voi, come successo a una mamma di Firenze che, facendo la spola tra il negozio in cui lavora e casa della suocera da cui lasciava i bambini in periodo estivo, è riuscita a collezionare la bellezza di 46 multe per un totale di 5.500 euro. Dopo essersi confrontata con il proprio avvocato, nonostante la prima multa fosse arrivata 80 giorni dopo la contravvenzione, ha deciso di non andare davanti al giudice di pace e di saldare il proprio debito con il comune, nonostante ciò l’abbia costretta a richiedere un prestito e a rivedere le proprie vacanze estive.

Insomma, l’unico consiglio che si possa dare è quello di tenere sempre sott’occhio la propria velocità, evitando ogni tipo di distrazione. 

da Il Cittadino (Lodi)
da Il Cittadino (Lodi)

Ultima notizia molto recente riguarda i vandali dell'Autovelox: già in passato alcuni cittadini si sono lasciati andare a delle "vendette" contro le famigerate colonnine, travalicando decisamente il limite; alcune sono state divelte con il trattore, talvolta è lo spray sulle finestrelle. Attenzione, però: il caso di Tavazzano  (LO) è finito male per l'imbrattatore che è stato ripreso dalle telecamere e identificato. I punti di controllo sono spesso sotto l'occhio della sorveglianza, sia pubblica sia privata e in questo caso la cittadinanza si è divisa in due: chi ha fornito assistenza per l'identificazione e chi sui social ha plaudito al gesto del solitario sabotatore. 

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