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Milano quando si parla di multe e di autovelox è sempre in prima linea. Città Metropolitana ha pubblicato i dati delle rilevazioni del superamento dei limiti di velocità elaborati dagli esperti del “Progetto Sicurezza Milano Metropolitana”, realizzato in sinergia con la società Safety21.
Lo scopo del progetto rientra nell’obiettivo strategico Europeo “2030 Zero vittime sulle strade” e non si limita al controllo della velocità media o istantanea, ma si estende anche alla videosorveglianza del monitoraggio del traffico, aree di sosta, attraversamenti pedonali, oltre ai sistemi di controllo semaforico.
Una capillarità di controlli volta non solo alla sicurezza stradale, ma utilizzata anche per l'identificazione di soggetti autori di reati gravi quali minacce, violenza privata, tentato omicidio e furto.
Per quanto riguarda le infrazioni del Codice della Strada, è ormai evidente la correlazione tra sanzioni e riduzione della pericolosità delle strada, come ha illustrato il Prof. Maurizio Crispino, Ordinario del Politecnico di Milano e membro del Consiglio Superiore dei lavori pubblici: “i dati fin qui acquisiti nell’ambito del progetto CMM-Safety21 mostrano che i sistemi di controllo attivi sono molto efficaci, data la riduzione della percentuale di infrazioni. Il rilevamento delle infrazioni in regime sanzionatorio ha, inoltre, comportato la riduzione del numero di incidenti e della loro gravità. Allo stesso tempo i dati dimostrano che il rilevamento delle velocità, in assenza di regime sanzionatorio, risulta inefficace nella riduzione delle infrazioni.”
Il professore inoltre ha riportato un esempio pratico di quanto gli Autovelox fungano da deterrente: con l’autovelox sulla tratta Milano-Meda, gli incidenti sono diminuiti del 10%, mentre il numero dei feriti è sceso del 25%.
Ovviamente non fa mai piacere vedersi recapitare una multa, ma una strada più sicura è un beneficio per tutti, soprattutto quando i limiti imposti sono stabiliti con criterio.
E proprio parlando di limiti, non si può non citare il caso di Bologna. Nel capoluogo emiliano il limite di velocità all’interno della città è passato da 50 a 30 km/h, con alcune eccezioni per strade urbane a scorrimento veloce. In questo modo è stata un po’ capovolta quella che è stata la pratica comune fino ad oggi, ovvero limite a 50, con eccezione a 30.
Il Sindaco Matteo Lepore ha così’ commentato la scelta: “Siamo la prima grande città italiana che assume questo tipo di provvedimento in maniera definitiva. È una richiesta arrivata anche con una petizione supportata da migliaia di cittadini negli anni passati e che io stesso ho sottoscritto in campagna elettorale: un impegno mantenuto anche in memoria, purtroppo, delle persone che non ci sono più e come segnale importante di vicinanza ai parenti e amici delle vittime della strada.”
Chiaramente la polizia e gli autovelox avranno un ruolo fondamentale in questo piano e il sindaco ha specificato che stanno lavorando insieme alla prefettura e che “Si prevede dunque un aumento un “numero importante” di nuovi velox ma anche di “photored e di tutto l’armamentario.” Automobilista avvisato, mezzo salvato.
Cosa succede se deviano il traffico sulla corsia dei bus e non si ricordano di spegnere le telecamere? Chiedete ai cittadini di Firenze e avranno una risposta per voi.
In via degli Arazzieri, angolo via S.Gallo, a seguito dei lavori alla tramvia, avevano spento la videocamera che limitava gli accessi ai soli bus, facendo così deviare il traffico. Peccato che i lavori siano andati per le lunghe, oltre i tempi previsti, ma nessuno ha avvisato chi di dovere in modo tale che non riaccendesse la videocamera prima del tempo. Forse solo una svista di qualche addetto del comune, fatto sta che in molti, essendosi visti consegnare la raccomandata per un’infrazione commessa tra il primo e il cinque agosto, hanno saldato subito il proprio debito tramite il sito internet del Comune.
È andata meglio, invece, a chi ha tentato di pagare il temuto bollettino in posta. In questo caso il sistema dava errore e il pagamento veniva bloccato. Insomma, un altro bel grattacapo per l’assessore Stefano Giorgetti, che ha commentato così l’accaduto: "Stiamo facendo delle verifiche. Verranno tutte annullate, anche se credo che molte siano state già automaticamente fermate. Quando il sistema si accorge dell’errore, blocca le multe in autotutela, visto che capisce che non c’è responsabilità del cittadino".
Se hai il permesso della ZTL scaduto e ne sei inconsapevole, complice anche il fatto che il Comune non invia più una mail per ricordare dell’imminente scadenza, potresti - forse – essere al riparo da multe a quattro zeri. L’ha stabilito un giudice di pace all’interno del caso di un ferrarese che, non essendosi reso conto del fatto che il suo permesso fosse scaduto, in un breve lasso di tempo è riuscito a mettere insieme la bellezza di10.000 euro di sanzioni. L’automobilista, come deciso dal giudice, si è visto cancellare tutte le multe successive alla prima, che aveva pagato.
La sentenza, tra l’altro, punge il Comune per aver annullato il servizio mail con cui ricordava l’utente della scadenza. Un ragionamento che, effettivamente, non fa una piega!