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Una sentenza della Corte di Cassazione non farà felici gli automobilisti incappati in controlli di velocità eseguiti con apparecchiature mobili, ma perlomeno chiarisce la procedura.
La sentenza ha stabilito che non è necessario che la pattuglia esponga un cartello di segnalazione prima della postazione che effettua il rilevamento: per convalidare la sua presenza basta la presenza di un cartello fisso di avvertimento, come ce non sono ormai in quasi tutte le strade ad esempio in prossimità dei centri abitati.
Il chiarimento è giunto con la sentenza numero 30207/19 depositata dalla sezione VI civile della Corte di Cassazione il 20 novembre scorso, che ha risposto – respingendola – alla richiesta di annullamento di una contravvenzione per eccesso di velocità presentata da un’automobilista sardo.
L’automobilista, a cui era stata comminata anche la sospensione della patente di guida per sei mesi, aveva contestato la mancata presenza di una segnalazione specifica - non fissa - prima della pattuglia.
La notizia arriva dal quotidiano di informazione giuridica Dirittoegiustizia.it che, nel commentarla, scrive: “Nessuna disposizione impone che la postazione mobile di rilevamento della velocità debba obbligatoriamente essere preannunciata dall'apposizione di cartelli mobili. La funzione di avviso della possibilità di subire un accertamento mediante apparecchiature elettroniche è infatti adeguatamente assicurata da qualsiasi cartello di avviso, indipendentemente dalla sua natura (fissa o mobile), e senza che rilevi in alcun modo il tipo di postazione di controllo (permanente o temporanea)".