Autovelox: il Viminale mette una pezza ai ricorsi, ma bisogna convincere i giudici

Autovelox: il Viminale mette una pezza ai ricorsi, ma bisogna convincere i giudici
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Dopo le sentenze della Cassazione, il Ministero dell'Interno invia una circolare ai prefetti per difendere la validità delle multe e uniformare le procedure di omologazione e approvazione.
27 gennaio 2025

La validità delle multe per eccesso di velocità rilevate con gli autovelox è al centro di un acceso dibattito. Tutto è iniziato con una sentenza della Corte di Cassazione del 19 aprile 2024, che ha stabilito che i verbali emessi tramite dispositivi non omologati non sono validi. La Corte ha chiarito che l’approvazione di un autovelox, che certifica la conformità alle norme, non equivale all’omologazione, che richiede controlli più approfonditi. Questa distinzione ha scatenato un’ondata di ricorsi, spingendo molte amministrazioni comunali a disattivare gli autovelox per evitare contenziosi.

Per rispondere a questa situazione, il Ministero dell’Interno ha inviato una circolare ai prefetti, richiamando un parere dell’Avvocatura dello Stato datato 18 dicembre 2024. Nel documento si sostiene che gli enti locali possono resistere in giudizio affermando la "piena omogeneità" tra omologazione e approvazione. La strategia suggerita dal Viminale è di depositare nei ricorsi i decreti di approvazione e, se disponibili, i decreti di omologazione relativi ad altri strumenti di rilevazione.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il Viminale intende così fornire alle amministrazioni locali gli strumenti per difendere i verbali e limitare le perdite economiche legate all’annullamento delle multe. Tuttavia, la posizione della Cassazione resta ancora ferma sul distinguo tra le due procedure, creando incertezza sugli esiti futuri.

Luigi Altamura, comandante della Polizia Locale di Verona e rappresentante di Viabilità Italia per l’Anci, ha accolto positivamente la circolare, definendola un passo importante per proteggere i verbali delle forze di polizia stradale. Altamura ha sottolineato l’importanza di un decreto sull’omologazione, su cui si sta lavorando al tavolo interistituzionale tra Mit, Anci e Ministero dell’Interno.

L’obiettivo dichiarato è uniformare le procedure di approvazione e omologazione, evitando così il ripetersi di simili controversie. Tuttavia, fino a quando non sarà chiarita la posizione definitiva della Cassazione, centinaia di verbali resteranno in bilico, con potenziali perdite economiche per i Comuni.

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