Autovelox anche in città e multe a raffica. In arrivo le modifiche al CdS

Autovelox anche in città e multe a raffica. In arrivo le modifiche al CdS
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Sanzioni tante, prevenzione poca: introdotte norme che mirano a potenziare gli strumenti di controllo e repressione. Più spazi e precedenza, invece, per chi va in bicicletta...
7 settembre 2020

Biciclette contromano e autovelox anche nelle strade di quartiere. Sono queste alcune delle novità previste dal nuovo Codice della Strada, per la cui approvazione definitiva si attende la conversione in legge da parte della Camera dei Deputati del dl “Semplificazioni”.
Il concetto base da cui parte quella che è una vera e propria riforma del Codice della Strada è quello della tutela di quelli che vengono definiti “utenti deboli della strada” come i pedoni e i ciclisti, anche se già arrivano le prime critiche da parte del presidente dell'Asaps Giordano Bisemi che parla di “una riforma che in alcune aspetti sembra inseguire logiche di cassa più che di sicurezza”.
Ma quali sono, in concreto le novità? Per quanto riguarda i ciclisti, è prevista l'introduzione della "strada urbana ciclabile" ad unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità non superiore a 30 km/h, definita da apposita segnaletica verticale ed orizzontale, con priorità per le biciclette. Curiosa (e destinata ad aprire un acceso dibattito) l'introduzione del "doppio senso ciclabile" su strade cittadine nelle quali il limite massimo di velocità sia inferiore o uguale a 30 km/h.

Praticamente, su parte di una zona a traffico limitato, le biciclette potranno circolare anche in senso opposto all’unico senso di tutti gli altri veicoli, lungo la corsia ciclabile per doppio senso ciclabile presente sulla strada stessa. La facoltà può essere prevista indipendentemente dalla larghezza della carreggiata, dalla presenza e dalla posizione di aree per la sosta veicolare e dalla massa dei veicoli autorizzati al transito. Previste anche le "corsie bici-bus" a condizione che non siano presenti binari tramviari a raso e che, salvo situazioni puntuali, il modulo delle strade non sia inferiore a 4,30 m.


Previste, poi, nelle città le "zone scolastiche" nelle adiacenze delle scuole, dove viene garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e di fine. Qui verrà limitata o esclusa la circolazione, la sosta o la fermata di tutte o di alcune categorie di veicoli, in orari e con modalità definiti con ordinanza del sindaco.

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