Autovelox, decreto omologazione bloccato, servono chiarimenti

Autovelox, decreto omologazione bloccato, servono chiarimenti
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Autovelox, il governo sospende il decreto: polemiche e incertezze per gli automobilisti
24 marzo 2025

Il governo italiano ha deciso di sospendere il decreto sugli autovelox, che avrebbe dovuto regolamentare l’omologazione di questi dispositivi e risolvere il problema dei numerosi ricorsi contro le multe per eccesso di velocità. La decisione è stata presa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) su indicazione del ministro Matteo Salvini, con la motivazione che sono necessari ulteriori approfondimenti.

Il decreto, che doveva entrare in vigore a luglio 2024, prevedeva di rendere validi tutti gli autovelox installati dall’agosto 2017 in poi, mettendo di fatto fine ai ricorsi basati sulla mancata omologazione degli strumenti di rilevazione.

La normativa era stata pensata per sanare il caos generato dall’ordinanza 10505/2024 della Corte di Cassazione, che ha stabilito che le multe emesse con dispositivi solo "approvati" e non "omologati" non sono valide. La decisione ha portato a una valanga di ricorsi e all’annullamento di numerose sanzioni.

La sospensione del decreto lascia quindi una situazione di incertezza, in cui:

  • Gli automobilisti continueranno a fare ricorsi, appellandosi alla sentenza della Cassazione.

  • I Comuni potrebbero continuare a utilizzare dispositivi non omologati, aggravando il contenzioso.

  • Gli organi giudiziari si troveranno sommersi da cause e opposizioni alle sanzioni.

Le reazioni: tra polemiche e critiche

L’Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale) aveva accolto favorevolmente il decreto, vedendolo come uno strumento per ristabilire ordine e certezza nel sistema delle multe per eccesso di velocità. Il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni, aveva dichiarato:
"Finalmente si farà chiarezza, e finiranno i sistematici ricorsi che hanno criminalizzato i misuratori di velocità e hanno fatto annullare le sanzioni per le velocità oltre i limiti, anche le velocità tra le più elevate".

Dall’altro lato, le critiche sono arrivate da più fronti. Francesca Ghirra, capogruppo di Avs nella commissione Attività produttive della Camera, ha attaccato duramente Salvini, definendolo "fleximan" e accusandolo di aver sottovalutato l’impatto della normativa europea sugli autovelox.

Anche il Codacons si è espresso contro la sospensione, evidenziando come essa prolunghi l’incertezza e aumenti il caos nel settore delle multe stradali: "Dopo anni di attesa e sentenze controverse, assistiamo a un nuovo rinvio che non fa altro che favorire l’uso di apparecchi non omologati e moltiplicare i ricorsi. L’eccesso di velocità è una delle principali cause di incidenti e morti sulle strade, ed era fondamentale avere regole chiare per garantire la sicurezza".

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Cosa succederà ora?

Al momento, non è chiaro se il decreto verrà modificato, riscritto o definitivamente archiviato. Quel che è certo è che il caos normativo continuerà, lasciando automobilisti, giudici e amministrazioni comunali in una situazione di incertezza. Nel frattempo, l’unico dato sicuro è che la battaglia sugli autovelox è tutt’altro che conclusa, e che il dibattito sulla loro regolamentazione resterà acceso nei prossimi mesi.

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