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Secondo quanto si apprende da fonti di stampa oggi si terrà un vertice a tre fra il premier Giuseppe Conte, il ministro dei trasporti Paola De Micheli ed il ministro dell’economia Roberto Gualtieri.
Oggetto della riunione, la riforma degli accordi tra Stato e Autostrade per l’Italia, tema emerso dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova e i diversi episodi simili successivi su cui la controllata di Atlantia è chiamata a rispondere in sede giudiziaria.
Diverse le ipotesi in campo sul riassetto: da una parte pare che una delle possibilità sia una riduzione dal 5% al 10% dei pedaggi sulla rete autostradale e la vendita della quota di maggioranza di Aspi da parte di Atlantia ad una new company partecipata da Cassa Depositi e Prestiti (dunque dal Ministero dell’Economia) e dal fondo infrastrutturale F2i. Così una buona parte diventerebbe statale ridimensionando la quota dei Benetton attraverso Atlantia che oggi è di circa il 90%.
L’altra ipotesi è quella di una revoca della concessione tout court, opzione caldeggiata nelle prime settimane dalla tragedia del 14 agosto 2018 e tradotta in legge dallo scorso decreto Milleproproghe, che ha introdotto nuove regole sulla revoca delle concessioni prevedendo per i gestori inadempienti il passaggio delle infrastrutture all’Anas e ridotto gli eventuali indennizzi al solo costo delle opere realizzate escludendo i mancati guadagni previsti dalle norme precedenti.
Restano aperte anche altre opzioni, che sono state presentate da Aspi in diverse occasioni al Ministero dei Trasporti, che però le ha finora declinate. Le ultime sono arrivate al ministro De Micheli l’altro ieri, ma sono state giudicate «insufficienti».