Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
L’Aiscat, l’Associazione Italiana Società Concessionarie e Trafori, ha da poco annunciato un dato che fotografa e conferma in maniera inequivocabile una sensazione che molti automobilisti e motociclisti avvertono da tempo.
Strade a pedaggio: traffico in calo del 7,2%
Secondo l’Associazione infatti nel 2012 il traffico sulla rete autostradale a pedaggio è diminuito del 7,2% rispetto all’anno precedente, un dato confermato dallo stesso Fabrizio Palenzona, Presidente dell’Aiscat, in occasione dell’assemblea annuale.
Questo risultato negativo è particolarmente significativo dal momento che rappresenta il calo più forte del traffico sulle strade a pagamento dall’inizio della crisi e testimonia una nuova tendenza degli Italiani, che si servono sempre meno delle autostrade, e, più in generale, dei mezzi di trasporto privati.
Cause e conseguenze
Principali responsabili di questo vero e proprio crollo sono certamente i continui rincari dei costi di mantenimento legati ai veicoli (carburanti, assicurazioni, tasse, spese di manutenzione ecc) ma senza dubbio anche l’aumento dei prezzi dei pedaggi della rete autostradale italiana, l'ultimo registrata solamente pochi mesi fa, ad aprile.
Come diretta conseguenza quest’estate non assisteremo sulle autostrade ai temibili “esodi estivi”, o meglio alle cosiddette giornate da bollino nero in cui è assolutamente sconsigliato mettersi in viaggio a causa di un traffico capace di paralizzare diversi e lunghi tratti della rete di strade a pedaggio.
A comunicarlo è stato Viabilità Italia, il Centro di coordinamento del Viminale che si occupa di gestire le situazioni di crisi sulle strade italiane, che per questa estate si è limitato a confermare un’intensificazione del traffico a partire dal mese di luglio e una sola giornata a rischio (ma comunque non da bollino nero) per sabato 3 agosto, quando è atteso il maggior flusso di traffico, con qualche possibile coda.
Come arginare il calo del traffico
Al fine di invertire la tendenza del calo di traffico sulle strade a pedaggio, l’Aiscat propone al Governo una rinegoziazione delle concessioni, allungando le scadenze delle stesse e un accorpamento delle tratte di competenza, due soluzioni che eviterebbero anche continui rincari dal momento che diluirebbero l’impatto tariffario.
“Principali responsabili di questo vero e proprio crollo sono certamente i continui rincari dei costi di mantenimento legati ai veicoli, ma senza dubbio anche l’aumento dei prezzi dei pedaggi”
Questa ipotesi naturalmente non riguarda Società Autostrade, dal momento che detiene già più del 50% della rete autostradale e che ha concessioni contrattuali già molto lunghe, oltre ad un florido assetto finanziario, che le consente di affrontare con maggior disinvoltura il calo di traffico registrato.
Il Governo non può rimanere a guardare
Rimane il fatto che il Governo dovrebbe almeno rivolgere l’attenzione a questo fenomeno, al fine di trovare soluzioni efficaci per un contenimento dei rincari, che, qualora si dovesse mai verificare, di sicuro contribuirebbe a riavvicinare molti automobilisti e motociclisti all’utilizzo dei propri mezzi ma anche delle rete autostradale.