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Dopo mesi di annunci e proteste, e dopo una necessaria fase di sperimentazione, Aspi (Autostrade per l'Italia) è pronta ad iniziare con il servizio di cashback sui pedaggi: un rimborso che oscilla dal 25% al 100% della somma pagata, valutato un base ai ritardi dovuti per i tanti cantieri attivi sulla rete autostradale.
La misura, come detto, si applica solo sulle tratte di competenza Aspi, pari a circa il 50% delle autostrade italiane e vale per tutti i veicoli, dalla moto ai camion, oltre ovviamente alle autovetture; il rimborso effettivo, vale a dire l'accredito in banca, avverrà a partire da gennaio 2022.
L’accordo tra Aspi e Mims prende a riferimento il tempo di percorrenza medio standard, rilevato in situazioni normali e calcolato sulla velocità di 100 km/h per i veicoli leggeri e 70 km/h per i pesanti, confrontato con quello impiegato dalla corrente di traffico in occasione di cantieri; la soglia critica, quella che fa scattare il cashback, inizia dai 15 minuti di ritardo rispetto al tempo standard, attivando un meccanismo a fasce con percentuale crescente dei rimborsi.
Nella valutazione del ritardo si considerano solo i tempi tecnici legati ai cantieri e non cause ad essi esterni, come traffico o meteo avverso, incidenti o blocchi per manifestazioni e via dicendo.
Il rimborso scatta in maniera automatica per gli utenti dotati di Telepass o altro sistema di telepedaggio; chi ne fosse sprovvisto, può inviare una segnalazione tramite Free To X, la app dedicata e scaricabile gratuitamente; basta registrarsi, indicando un indirizzo e-mail ed allegando un documento d’identità insieme allo scontrino del pedaggio (ricordarsi di prendere la ricevuta al casello di uscita!), che certifica il tempo di percorrenza effettivo.
La richiesta verrà vagliata entro 48 ore; in caso di esito sarà positivo, il rimborso verrà effettuato con accredito sul conto corrente del richiedente o, ma questa modalità è ancora in fase di sperimentazione, con uno sconto in fattura per i titolari di sistema di telepagamento.
Infine, non tutti i cantieri determinano rimborsi; sono infatti esclusi quelli che non comportano riduzioni di corsie, quindi anche quelli in cui si mettono a disposizione corsie di larghezza ridotta, quelli in cui viene chiusa solo la corsia di emergenza, quelli fuori dalla rete Aspi, quelli su autostrade “a sistema aperto”, con barriere solo all’inizio e alla fine, senza caselli alle uscite intermedie e quindi con pedaggio a forfait, non legato ai chilometri percorsi (come la Milano-Laghi) e le autostrade gestite dalla controllate di Aspi (come la Tangenziale di Napoli).