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È iniziato alle 22 di ieri lo sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori delle autostrade, che sta causando non pochi disagi agli automobilisti di rientro dalle vacanze pasquali. La protesta culminerà alle 11.30 di oggi con un presidio davanti al Ministero dei Trasporti. Per Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sla-Cisal e Ugl, «molte concessionarie autostradali non applicano la circolare ministeriale che impone la presenza di un addetto h24 ai caselli automatizzati per ragioni di sicurezza e di qualità del servizio».
"Le autostrade - sottolineano le organizzazioni sindacali di categoria - sono un bene pubblico ed è un diritto di tutti usufruirne in modo sicuro. Sono date in concessione ad aziende i cui utili, grazie ai pedaggi regolarmente aumentati ogni anno, non hanno mai risentito della crisi economica. Sorprende dunque tanta resistenza che non trova giustificazione economica, nell'applicare una circolare ministeriale. Un lavoratore presente h24 può intervenire tempestivamente in caso di qualunque necessità, come ad esempio quando una sbarra non funziona".
"Auspichiamo - concludono Filt, Fit, Uilt, Sla e Ugl - che gli utenti comprendano le motivazioni del nostro sciopero in quanto loro per primi devono esigere sicurezza e qualità di un servizio pagato caramente. Qualsiasi disservizio e limitazione della circolazione nel corso dello sciopero dipenderanno dalle scelte dei concessionari di concentrare il traffico ai caselli sui soli varchi regolati da automatismo e queste scelte non possono essere addebitate ai lavoratori ed al sindacato".
Durante lo sciopero - spiegano da Autostrade per l'Italia - i varchi con pagamento manuale potranno essere chiusi per l'assenza di esattori; i varchi con cassa automatica, invece, rimarranno aperti, così come quelli riservati ai possessori di Telepass.