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È un bell’intervento quello che questa sera ha inaugurato le attività dell’Automotive Forum 2017 in quel di Milano. Matteo Gori, Managing Director di CucinaBarilla, con il suo speech "Da prodotto a servizio: il mondo del food e il caso CucinaBarilla" ha portato l'esempio di quello che è, dopo alcuni anni di prove e anche molti errori, un nuovo marchio all'interno della grande azienda, fatto non per vendere una scatola di pasta ma un insieme di servizi unito a un prodotto, non necessariamente tutto fatto internamente, che si evolve nel tempo, guardando il cliente. Qualcosa che non è fatto di quelli che sono gli elementi tipici del vero DNA originale di Barilla quindi, che non fa subito guadagnare soldi, ma che avvicina le esigenze potenziali del futuro. Caso specifico a parte, questo punto è molto interessante ai distributori e agli operatori della filiera auto, in un mercato che si sta evolvendo non solo tecnicamente, per la propulsione elettrica o la guida autonoma, ma anche nei modi di acquisto dei clienti, nei servizi che si cercano a bordo vettura o indipendentemente da essa. È qui che si dibatte, in questo Forum milanese organizzato da Quintegia, partendo da un esempio come questo, di una azienda leader che osa in un settore anch’esso in evoluzione, circa il futuro, circa il presente che vi si proietta senza sapere esattamente come sarà, ma come potrebbe divenire.
A noi è piaciuto il concetto di mixare, a un prezzo fisso, una serie di prodotti e propria scelta come sono i Kit di piatti pronti da cucinare di Barilla, o meglio da far cucinare autonomamente al forno; possono essere di diversi tipi, allo stesso prezzo pattuito inizialmente, da scegliere liberamente nella durata di fornitura. Qualcosa di simile può essere per le auto, magari prese in comodato con unico contratto che permetta di scegliere poi più di un modello. Qualcosa di simile lo abbiamo già visto prospettare da Volvo, per la nuova XC40 e qualcosa di più evoluto vedremo nei prossimi mesi. Di sicuro il futuro della distribuzione, del processo di acquisto e di fruizione dell'automobile, sarà legato più alla modalità in cui viene pagata e ai servizi che permettono di essere fruiti con questo pagamento di un pacchetto, dentro di essa e non solo. Vengono in mente nuovi contenuti di cui le Case non si sono mai occupate, come Barilla di ingredienti o forni, ma anche di flessibilità, di qualcosa che è certo esterno alle ruote ai motori, a un telaio, ma che può essere venduto insieme all’auto. Così come il progetto di Barilla ha avuto tante inerzie, costi e sicuramente a oggi non può essere una parte rilevante dell'economia per l'azienda, al medesimo modo tante piccole novità che stanno nascendo nel settore automobilistico non sono quelle che danno da mangiare alle grandi aziende e non sono quelle che interessano tutti, ma fra 30 anni, forse le riguarderemo con simpatia dicendo che già allora c'era una piccola parte, di quello che è diventato normale poi. Proprio come nel film di “Ritorno al futuro parte II” di fine anni Ottanta si vedeva parlare a un forno per dire cosa avrebbe dovuto cucinare e ne sarebbe uscita una pizza reidratata da una piccola pizzetta surgelata; oggi qualcosa di simile esiste, un forno a microonde combinato a un miscelatore di acqua che è in grado di dosare e mescolare dei preparati per cucinare dei piatti, come se lo facessimo noi su un fornello normale, accendendo il gas e mescolando. Il comando vocale è già da un po’ dentro molte automobili, si tratta di vedere cosa aggiungeremo, prendendo spazio alla pura guida manuale che sarà sempre meno rilevante.