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Manca poco al prossimo Automotive Dealer Day, in programma Verona settimana prossima con un fitto elenco di relatori importanti, non solo dall’Italia. Uno dei temi principali, per il settore del commercio auto nel Bel Paese, è quello del calo fiducia dei concessionari nelle immatricolazioni di auto nuove, per il 2018. Secondo un sondaggio Quintegia, sui top 100 dealer italiani, solo il 5% degli imprenditori prevede un’ulteriore crescita delle immatricolazioni rispetto al 2017, contro il 55% che stima contrazioni, nella misura prossima al 5%. Sembrano piccoli numeri per chi non abbia il “polso” di settore e peso che lo stesso ha per la nostra economia, per la filiera dell’auto in Italia. Cercheremo di capire quali mosse metteranno in atto i pezzi grossi del settore, anche a livello internazionale, per vivacizzare il mercato tricolore e ve lo racconteremo, come sempre, sulle pagine di Automoto.it. Peggiore di tutti e condiviso però, è il ‘sentiment’ sulle nuove auto diesel, nonostante si sprechino i proclami di personaggi illustri come il CEO di Bosch: per il 95% degli intervistati, le auto diesel nel 2018 subiranno una robusta diminuzione delle vendite in Italia.
“Lo scorso anno il settore ha rappresentato un traino per la crescita del Pil nazionale – dice il general manager di Quintegia, Gabriele Maramieri – su cui incide per l’11%. In termini di valore complessivo, le spese per l’auto nel 2017 sono cresciute rispetto all’anno precedente di oltre 10 miliardi, con un significativo aumento della spesa di acquisto. Il contributo dell’automotive alla ripresa dei consumi, sarà sotto la lente nei prossimi giorni all’Automotive Dealer Day di Verona”.
Il sondaggio di cui vi abbiamo parlato, realizzato su top dealer che assieme rappresentano in valore il 20% dell’intero mercato, fotografa un possibile calo delle vendite 2018, di vetture alimentate diesel soprattutto, compreso tra il 5% e il 10% per il 46% dei rispondenti. Un terzo degli intervistati prevede invece un risultato compreso tra il -1% e -5%, mentre è del 15,5% la quota di chi vede un futuro prossimo ancora più nero (fino a -20%). Meno oscure ma sempre negative le risposte sul toto-immatricolazioni 2018: se il 41% delinea numeri analoghi al 2017, per oltre la metà del campione il risultato sarà in perdita, in particolare dall’1% al 3% (28% delle risposte) dal -3% al -6% (15,5%) e oltre il 6% per il 10% delle concessionarie.
All’Automotive Dealer Day di Veronafiere, in programma dal 15 al 17 maggio, ci sarà quello che rimane il principale evento europeo per gli operatori del settore. Si farà il punto sulla filiera anche con un’indagine sul nuovo rapporto tra gli italiani e l’auto, quello che le Case a noi giornalisti dicono ormai da tempo cambierà radicalmente, da qui a un ventennio massimo. Intanto i numeri ricavati dalla situazione attuale, elaborati da Quintegia su un campione stratificato di 1.400 responsabili acquisto del Paese, ci aiuteranno a capire la realtà che, come spesso accade, non coincide a pieno con i trend proposti dalle aziende.