Autodromo di Monza: nuove indagini in corso

Autodromo di Monza: nuove indagini in corso
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Si allargano le indagini relative all'Autodromo di Monza, che vedono indagato il direttore della Sias per truffa aggravata
8 gennaio 2013

Si allargano le indagini a Enrico Ferrari, direttore della Sias - società che gestisce l’Autodromo di Monza – il quale, oltre a dover rispondere ai problemi rilevati sull’asfalto della Curva Parabolica in occasione del Gran Premio di Superbike, dovrà rispondere alla Procura di Monza anche di usura aggravata.

Ferrari avrebbe infatti preso in consegna sino a 350.000 euro della società di scommesse “Gioca on line”, i cui documenti probatori inerenti all’acquisizione delle quote sono stati ritrovati dalla Guardia di Finanza nella cassaforte dello stesso nel corso di un blitz occorso nel maggio 2012.

Tale somma sarebbe stata consegnata a Ferrari in cambio di un prestito pari a 200.000 euro concesso ad Alessandra Bennati, a sua volta detentrice delle quote in oggetto. A Ferrari viene inoltre contestato il ruolo rivestito nell’assegnazione del bando per la ristorazione interna all’impianto, quest’ultimo assegnato alla società Duepi, a cui i magistrati contestano una omissione di redditi per una cifra pari a 133.000 euro.

24 le violazioni fiscali rilevate dalla Guardia di Finanza, oltre a 51 dipendenti non in regola, e per cui, tra gli altri 16, anche Emanuele Vialardi, ex dirigente dell’Ufficio Licenze del Comune di Monza – già indagato per presunte irregolarità in merito alla gestione del campeggio esterno Biassono, oltre che per l’abbattimento irregolare di alcuni alberi all’interno del Parco - viene indagato.

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