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Sul fronte della nuova mobilità e delle alimentazioni alternative per i motori dei veicoli pesanti, senza ombra di dubbio l’idrogeno ha un suo peso, dato per crescente e molto utile a economia e ambiente. Eppure i francesi, di Montpellier, hanno detto no agli autobus a idrogeno per prenderne, di nuovi, elettrici.
Il fatto si segnala perchè l’ente pubblico si era già mosso per mettere al lavoro in città oltre 50 nuovi bus a idrogeno entro il 2025. Dopo un paio di anni dall’avvio di progetto però, quello che da noi avrebbe ricevuto applausi per lungimiranza, il nuovo sindaco disdice l’ordine dei nuovi bus fuel cell con relativa fornitura quotidiana di circa 800 kg di idrogeno.
Il motivo pare sia economico, il costo stimato per avere la nuova flotta di bus a idrogeno con relativa struttura di rifornimento, avrebbe sfiorato i 30 milioni. Facendo i conti di tutto (differenza costo nei veicoli e nella gestione per vari anni) a Montpellier, hanno stimato 95 centesimi per ogni chilometro percorso da un nuovo bus a idrogeno, contro i 15 centesimi di uno elettrico.
Vero è che da loro, l’energia elettrica effettivamente è gestita in modo diverso e più efficiente che altrove, per cui il nuovo sindaco ci ha messo poco a motivare il cambio di rotta. Niente idrogeno per i bus, viaggeranno a batterie rivalutando l’alternativa per il prossimo decennio e risparmiando, ogni anno, circa 2,5 milioni di euro. Questa la differenza stimata oggi, in Francia, per l'alternativa elettrico a batteria o a idrogeno nel trasporto locale.