Auto volante o eVTOL? Tecnologia di Uber con U.S. Army e NASA per i taxi del futuro

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Dagli USA varie proposte di veicoli volanti elettrici e un nuovo sistema a doppio rotore, silenzioso, fruibile per l’innovativo trasporto aereo persone. Tra 5 anni “taxi volanti” a Los Angeles e Dallas, con UberAir?
9 maggio 2018

Punti chiave

Chi ha una certa età ben ricorda la serie di cartoni animati i Pronipoti, versione futurista di quella più nota degli Antenati. Se nella seconda il buon Fred Flintstone e Barney Rubble usavano vetture con ruote di pietra a propulsione… Umana, dove i piedi si consumavano sullo sterrato emettendo rumori ridicoli, i Jetsons svolazzavano invece, più silenziosamente e con qualcosa di simile a piccoli dischi volanti. Pare che il tempo per convertire la fantasia in realtà si avvicini. Così come la produzione Hanna Barbera era Made in USA, anche le nuove tecnologie arrivano dagli States (e non è detto che quelli di Cahuenge Boulevard, a Hollywood, non sapessero già qualcosa ai tempi..).

Uber Technologies (si esatto, l’azienda coinvolta nel primo incidente mortale tra uomo e auto a guida autonoma) ha confermato in questi giorni di voler procedere in una collaborazione nientemeno che con U.S. Army, nella ricerca su tecnologie per rotori aerei capaci di essere applicate potenzialmente all’auto, o meglio al trasporto aereo urbano (UAM) anche se più facile immaginare si tratterà inizialmente di modelli militari che cederanno la propria tecnologia a quelli privati. L’investimento è di un milione di dollari, per avere i primi prototipi utili ai test di questo sistema con doppio rotore sinora inutilizzato e pare anche molto silenzioso.

Propaganda distante dalla realtà del momento? La rivoluzione del traffico nelle grandi metropoli? Gli obiettivi sembra siano seri, in ogni caso, per avere nei primi anni Venti un primo servizio taxi aereo, UberAir, operativo a Los Angeles e Dallas.

Un primo rendering di taxi volante del futuro
Un primo rendering di taxi volante del futuro
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Il nodo sta nell’unire gli sforzi dell’azienda privata verso il trasporto pubblico a quelli dei militari, dove gli obiettivi sono altri ma le tecnologie, come quelle di certi droni, possono venire molto utili. In questo senso i vertici dei reparti militari americani hanno confermato di essere coinvolti con aziende anche private e Uber stessa ha nel proprio cassetto un accordo con l’agenzia spaziale NASA, per la UAM (Urban Air Mobility) in ambito software, oltre che con vari operatori del mondo aeronautico.

Fa molto strano pensare a come possa essere una città dove sale il numero di veicoli volanti a bassa quota e non si tratta di elicotteri per servizi di pubblica utilità, o pochi VIP, ma come in alcuni film futuristi di trasporto per tutti, o quasi, senza emissione di rumore o spostamenti d'aria esagerati. Non è solamente Uber a voler cavalcare l’onda innovativa del futuro trasporto persone aereo, nelle metropoli, ci “stanno sopra” anche Boeing, Airbus e altre realtà del mondo aeronautico di un certo peso.

Il nuovo sistema ultra silenzioso utile ai taxi Uber sarà sviluppato dalla californiana Launchpoint Technologies, mentre un intero taxi volante elettrico, sarà assemblato dai brasiliani di EmbraerX. Il primo rendering del concept di questo eVTOL (electrical Vertical Take-Off and Landing) che vi proponiamo anche qui sulle pagine di Automoto.it, è stato mostrato durante una conferenza proprio a Los Angeles e assomiglia vagamente a un elicottero, più raffinato nelle forme e ricco di elementi propulsivi, diversi dalla solita grande elica, che promette di essere anche infinitamente più silenzioso, ecologico, confortevole e anche sicuro (su questo aspetto Uber ha ancora molto da fare però, in termini di percezione e mediatici, ndr).

 

Nel futuro le metropoli saranno fittamente sorvolate da eVTOL? Qualcosa di simile ai cartoni anni Sessanta Jetsons
Nel futuro le metropoli saranno fittamente sorvolate da eVTOL? Qualcosa di simile ai cartoni anni Sessanta Jetsons

 

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