Auto usate, il diesel non è morto, anzi, è ancora caccia aperta

Auto usate, il diesel non è morto, anzi, è ancora caccia aperta
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Il mercato dell'usato segue logiche molto diverse dal nuovo e l'inizio dell'anno ha confermato una tendenza del 2022: la metà degli acquisti è diesel
10 febbraio 2023

L'alimentazione diesel sta diventando merce rara nei listini del nuovo, ma gode ancora di ottima salute fra le auto di seconda mano: secondo i dati resi noti dall'UNRAE (l'associazione degli importatori di auto estere) nei primi undici mesi del 2022 i passaggi di proprietà fra privati e vendite dei concessionari sono stati 4.155.108, un calo medio di circa il 9% rispetto allo stesso periodo del 2021, ma all'interno di questa massa di veicoli le diesel occupano ancora il 48,5% contro il 40% delle benzina. A causa dello svuotarsi dei piazzali dell'usato dei commercianti e dei prezzi in salita, la richiesta si concentra sulle auto con più di dieci anni di prezzo contenuto per via dell'età (più della metà delle compravendite) e, per alcune zone urbane, del deprezzamento originato dalla messa al bando dei diesel più datati.

Le auto a gasolio usate più vendute nel 2022 nel nostro Paese sono la Fiat Grande Punto 1.3 Multijet 5p, Fiat Panda 1.3 Multijet, Ford Fiesta1.4 TdciFiat 500L 1.3 Multijet, ma la ricerca è molto accesa per le tedesche Euro6 che hanno ancora vita lunga. Va ricordato anche che le diesel Euro6 al momento non hanno limitazioni di sorta: la scadenza più vicina è per Milano che ha stabilito questo calendario:

Dal 1° ottobre 2025 sono al bando i benzina Euro 3 e diesel Euro 6 A-B-C immatricolati per la prima volta dopo il 31 dicembre 2018. 

Dal 1° ottobre 2028 non possono entrare in Area B i benzina Euro 4 e i diesel Euro 6 A-B-C immatricolati per la prima volta prima del  31 dicembre 2018.

Dal 1° ottobre 2030, infine, non potranno più circolare in Area B i veicoli a gasolio Euro 6 D e D-Temp

Al di fuori di questi limiti, criticati da molti, c'è ancora un vivo interesse per le auto a gasolio, nonostante il prezzo del carburante sia aumentato sproporzionatamente in seguito anche a fenomeni speculativi. Però queste auto passano più facilmente di mano in mano fra i privati piuttosto che essere ritirate dai concessionari. La conferma, semmai ce ne fosse bisogno, che sempre meno italiani possono affrontare il costo delle auto nuove, nonostante gli incentivi.

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