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Le auto usate “tirano” sempre e forse più ora che nella vecchia normalità. In ogni caso, seconda mano vuole dire purtroppo anche dubbio. Sui chilometri realmente percorsi da una vettura in vendita (popolari quelle sotto i 100.000, di ogni età - assenti quasi le altre....) e anche sui piccoli e grandi incidenti, che il mezzo ha subito prima di essere rimesso in vendita.
Per avere un minimo di sicurezza, anche agendo in proprio e senza richiedere certificazioni di grandi operatori, si può sfruttare la digitalizzazione. I dati di percorrenza alle revisioni, ai tagliandi e quant’altro. Se il venditore è di quelli non conosciuti e si sente puzza di affarone o di truffa, meglio spendere qualche minuto e qualche euro per approfondire. VIN e targa alla mano, per usare App e servizi che forniscono date e chilometraggio delle vetture all’atto di revisione o di tagliando (presso rete autorizzata).
Ma non solo, esistono anche piattaforme dove gli stessi utenti inseriscono gratuitamente data e percorrenza delle auto che acquistano usate, magari anche aggiornandoli per i tagliandi e la rivendita ulteriore. Archivio interessante e trasversale, buono anche per chi si trova di fronte a una vettura usata che interessa ma è stata re-immatricolata. Sapendo la targa e/o il telaio della vettura, se la comunità dei rivenditori e degli acquirenti la ha censita, se ne trovano in piattaforma date e percorrenze ai precedenti passaggi e ai tagliandi anche non ufficiali. Al momento di passaggio proprietà infatti viene messo autonomamente sulla piattaforma il chilometraggio e volendo anche la foto dell’odometro, lo screenshot dell’annuncio e scansione della fattura. Più dati si condividono, più si rende efficiente il sistema per altri utenti.
Di dati "scandalosi" in effetti se ne trovano, come da foto qui allegate: circa 100mila chilometri tolti, insieme alle ammaccature, su una vettura "aziendale" venduta come usato.