Auto usate, AsConAuto: nella giungla degli annunci online c’è troppa spazzatura

Auto usate, AsConAuto: nella giungla degli annunci online c’è troppa spazzatura
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40% delle auto offerte online vendute nel primo mese, ma una su due ha chilometraggio alterato. Il vicepresidente dell’Associazione Consorzi Concessionari Auto, Giorgio Boiani, chiede un nuovo quadro normativo per dare ordine al settore troppo disomogeneo
24 aprile 2018

Da anni sappiamo che sta crescendo il mercato online per le auto usate, parimenti non è tutto oro quel che luccica. Secondo i numeri presentati a Roma presso la sede ACI, durante il convegno “La Capitale Automobile - Usato&Classic” il 65% degli italiani comincia la ricerca sul Web senza un’idea precisa di marchio o modello. Ciò nonostante il 40% delle auto offerte online trova un acquirente entro i primi 30 giorni e più della metà, alla fine, si rivolge a un concessionario.  

Nella vera giungla milionaria di offerte online, perché solo con i primi due portali in Italia si contano già oltre 800.000 veicoli in vendita, sono troppi ad approfittare di lacune normative e anomalie sistemiche che confondono il consumatore, creando squilibri nel mercato. Migliaia di privati pubblicano gratuitamente e liberamente annunci senza controllo, senza offrire garanzie e tutele al compratore, mentre i concessionari che vogliono sfruttare gli stessi canali di vendita online devono pagare le loro inserzioni, i cui contenuti devono osservare precisi obblighi di legge e garantire nel tempo l’affidabilità del veicolo.

“Nella giungla che disorienta il consumatore c’è tanta spazzatura – ha dichiarato il vicepresidente di AsConAuto, Giorgio Boiani – e secondo alcuni studi un’auto su due sul mercato dell’usato presenta alterazioni nel chilometraggio. Per portare ordine, chiarezza e sicurezza serve un nuovo quadro normativo più definito, per tutti, non solo per gli operatori tradizionali”.

“Se non si interverrà– ha proseguito Boiani a nome di oltre 900 Concessionari e quasi 20.000 riparatori associati – il mercato dell’usato finirà inesorabilmente nelle mani dei singoli privati, con ricadute economiche e sociali per il settore e il suo indotto. La rete dei concessionari è imprescindibile soprattutto oggi, perché fa fronte a una domanda sempre più confusa e articolata con risposte condivise e sinergiche, a vantaggio del singolo acquirente e della comunità sotto il profilo dell’economia, dell’ambiente e della sicurezza stradale”.

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