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Niente da fare, nessuna clemenza o possibilità di sfuggire al pagamento del bollo: secondo quanto stabilito dalla Corte Costituzionale con la sentenza 199/2016, i veicoli di interesse storico e collezionistico rientranti nella categoria delle auto storiche (vale a dire immatricolati da meno di 30 anni e da almeno 20), devono sottostare a quanto previsto dalla legge 190/2014, cha ha appunto eliminato ogni esenzione per tale categoria, riservando il beneficio alle sole “auto d’epoca”, cioè quelle con più di trent’anni di anzianità come sancito dal libretto di circolazione.
Il pronunciamento della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime le norme previste da Umbria e Basilicata, in quanto lesive della competenza legislativa, che rimane esclusiva dello Stato, in materia di tributi erariali.
Le scappatoie fiscali, previste rispettivamente dalle leggi regionali 8/2015 e 14/2015 dei due enti, avevano conservato il regime di favore per i veicoli storici, sostituendo il bollo auto con una tassa di circolazione forfettaria ed eliminando sanzioni e interessi per i morosi: una pratica, secondo la Corte, in contrasto insanabile con gli articoli 117 e 119 della Costituzione, che dettano i principi di potestà legislativa e autonomia finanziaria degli enti locali.
Quindi, ripristinando le filiera decisionale in ambito tributario, la questione di legittimità costituzionale promossa dal Governo va accolta.
E per non pagare il bollo occorre aspettare di compiere 30 anni, ma non basta essere vecchi: ricordiamo che in base alle norme in vigore, rientrano nella categoria dei veicoli d’epoca moto ed auto cancellate dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico), destinate alla conservazione in musei o locali pubblici e privati, per la salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della Casa costruttrice, e che non siano state adeguate nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l’ammissione alla circolazione
Presso il Centro Storico del Dipartimento per i Trasporti Terresti è disponibile l’elenco completo di tutti i veicoli che rientrano in tale categoria. Per essere classificata come auto o moto d’epoca, il veicolo deve inoltre risultate regolarmente iscritta ad uno dei registri riconosciuti dalla legge (ASI, Aci Storico, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI, ecc…), e ricevere un certificato di rilevanza storica e collezionistica.