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"Che macchina” dicevano alcuni al suo passaggio. “Che bidone” altri meno amanti delle Mercedes di allora. Eppure la R129, la SL del 1989, arrivò sul mercato con buone basi e stile apprezzabile. Voluminosa sì, ma pulita nelle linee, squadrate. Eccitante per quella sua capote elettrica, roba per pochi al tempo. Innovativa per vari aspetti nascosti di elettronica, quelli che avrebbero poi trovato spazio nelle berline Mercedes di tutto il decennio seguente. La sua impronta, durata oltre dieci anni in quanto ad assemblaggio e vendita, si è rivista ben più a lungo nella gamma Mercedes.
Una chicca della vecchia SL? Il roll-bar estensibile automatico. Una pecca? Le difficoltà e i costi di manutenzione quando capitino guasti straordinari, non i soliti cuscinetti al posteriore. Ecco, ma quando capitano “rogne” come quelle alla centralina della capote o a quella di accensione (perchè l'iniezione, sui primi modelli era separata)? Solo alla lunga, magari oggi che al trentennale l’auto è diventata di valore storico e vale la pena sistemare, bene e senza rattoppi.
Tra le più appetibili, ma non regalate SL (la R129 è a buon mercato sì, rispetto a R107 o 911) le versioni Lorinser, tuner tedesco vicino a Stoccarda. Sotto il cofano della SL (R129) Mercedes mise motori “mica per tutti”. Erano a 6, 8 e persino 12 cilindri, di cubatura fino 7.3 per certe versioni speciali, come la rarissima SL 73 AMG da 525 CV.
Sul mercato dell’usato i modelli meno pregiati, per diffusione, annata e stato, possono quotare anche meno di 5.000 euro. Quelli più particolari e ben tenuti, 500 e 600 SL tranquillamente dieci volte tanto. Le prospettive, nonostante una discreta disponibilità di Mercedes SL usate in Europa e USA, sono di aumento del valore.
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