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Gli automobilisti continuano ad attribuire grande importanza alla sicurezza e alle tecnologie che possono migliorarla, ma nel prossimo futuro si aspettano che vengano perfezionati anche i sistemi di informazione e d'intrattenimento a bordo, cioè le applicazioni che sono proprie di un connected vehicle.
Nei desideri ci sono anche ulteriori aiuti alla guida, come i sistemi automatici di assistenza al conducente o i navigatori intelligenti che permettono di evitare il traffico e gli ingorghi. E' quanto emerge da un'indagine che Accenture ha realizzato coinvolgendo 7.000 automobilisti in sette Paesi del mondo (Italia, Stati Uniti, Francia, Cina, Malesia, Corea del Sud e Brasile).
La finalità era quella di identificare le tecnologie attualmente più utilizzate a bordo dell'auto e quelle che dovranno esserci nel prossimo futuro. Tra le tecnologie per la sicurezza attualmente disponibili sul mercato, la preferenza della stragrande maggioranza degli intervistati (91%) è per il sistema "lane changing/blind spot" cioè l'assistenza al cambio della corsia che controlla la zona d'ombra posteriore non visibile attraverso gli specchietti retrovisori.
L'indagine mostra che 9 delle 12 tecnologie che i consumatori vorrebbero oggi nelle loro auto sono legate alla sicurezza: sistema anti-bloccaggio ABS (desiderato dall'83%, anche se in effetti obbligatorio su tutte le nuove auto), sensori per la visione notturna (74%), sensori per la retromarcia (72%), sistemi per il mantenimento della corsia (69%), etilometro a bordo del veicolo (68%), allarme se il guidatore manifesta segni di eccessiva stanchezza (63%).
Nel prossimo futuro l'83% degli intervistati vorrebbe avere a bordo un sistema che contatti automaticamente il carro attrezzi quando il veicolo si rompe e il 75% un sistema che chiami il soccorso più vicino in caso di incidente.
Quasi tre quarti (73%) degli intervistati ha dichiarato che vorrebbe anche una tecnologia in grado di fermare il veicolo e inviare una chiamata di emergenza se il conducente o un passeggero dovessero avere un attacco di cuore o un malessere grave in generale. L'83% sarebbe inoltre favorevole a tecnologie in grado di segnalare con anticipo traffico, incidenti e rallentamenti.
I connected vehicle del prossimo futuro dovranno inoltre integrare quelle funzionalità che sono la normalità fuori dalle auto: il 63% degli intervistati vorrebbe utilizzare sistemi di comunicazione tra veicoli, e il 59% sarebbe interessato a controllare lo smartphone attraverso comandi sul volante, il 58% vorrebbe leggere e dettare e-mail mentre guida e il 57% avere un parabrezza che agisca come un monitor.
Secondo la ricerca a fronte di una presenza delle tecnologie IVI (In Vehicle Infotainment) attualmente minima nelle auto di fascia bassa e medio bassa, nel prossimo futuro le nuove tecnologie si svilupperanno trasversalmente in tutti i segmenti, dalle utilitarie ai veicoli di lusso.
«I sistemi di infotainment in auto si stanno rapidamente affermando come una componente del mercato di massa dell'auto - ha dichiarato Marcello Tamietti, Managing Director Accenture del Gruppo Connected Vehicle - e la presenza delle più recenti tecnologie In Vehicle Infotainment (IVI) all'interno degli odierni modelli è ormai un fattore determinante per le vendite al pari del design, dei consumi ridotti e delle prestazioni. Considerata la crescente domanda di tecnologie IVI, per le Case automobilistiche sarà importante cercare partnership per offrire un'esperienza di infotainment di alto livello, senza soluzione di continuità.»
Fonte: Ansa