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Delle concessionarie auto che chiudono al pubblico, attivando comunicazioni remote con la clientela, vi abbiamo già detto. Ma in Italia ancora le auto si muovono e soprattutto, quelle che servono allo staff operativo dei mondi che ci salvano in questo momento (si veda la sanità e l’industria di prima necessità) devono funzionare bene.
Ecco allora che spulciando nell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio si conferma che, oltre agli alimentari, le farmacie e altro di noto, possono restare attive le officine: assistenza e riparazione alle nostre auto. Anche se con certe limitazioni su altri fronti, diventa meno agile il lavoro:
- la relazione con i clienti e gli operatori (si può lavorare ma, per i piccoli artigiani occorre cercarsele e pagarle care, se si trovano, le mascherine...);
- anche la veloce fornitura dei ricambi, checché se ne dica, è influenzata a monte per certi prodotti.
Questa la situazione nelle prossime due settimane, in vista dei passi che saranno presi dal Governo per il 25 marzo e il 3 aprile.