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50.000 visitatori, con un incremento del 20% rispetto l’anno scorso, 1.000 espositori, 1.750 veicoli esposti, 400 auto in vendita, oltre 190 giornalisti italiani e stranieri: sono questi i numeri da record registrati dalla 22esima edizione di Auto & Moto d’Epoca, svoltasi dal 18 al 20 novembre alla Fiera di Padova.
Diventata appuntamento di rilievo internazionale (è la più grande manifestazione italiana e la seconda in Europa dedicata al settore), Auto e Moto d’epoca si è fregiata quest’anno della prima asta di veicoli storici organizzata dalla Casa inglese Coys, che ha battuto ieri oltre 60 autovetture storiche delle più famose case costruttrici italiane e straniere, di fronte a 400 appassionati partecipanti e diverse migliaia di appassionati curiosi. Tra le vetture vendute nel corso dell’asta va segnalata la Fiat 2800 posseduta da Mussolini e da lui donata a Francisco Franco.
Eccezionale, inoltre, l’esposizione dei numerosi pezzi provenienti dai musei delle case ufficiali Mercedes e Skoda (che ha festeggiato ad Auto e Moto d’epoca i 100 anni di produzione, portando in esposizione la prima auto prodotta: il Modello A del 1905) e altissimo il prestigio delle vetture portate a nei padiglioni della Fiera di Padova, in esposizione o vendita, da privati e club hanno contribuito a segnare il successo di quella che a ragione può definirsi la più importante manifestazione del settore in Italia.
“Al di là del successo di pubblico, che evidenzia la bontà delle scelte effettuate da Auto & Moto d’Epoca, va rimarcato il salto di qualità dell’iniziativa sul piano internazionale - ha dichiarato l’amministratore delegato di PadovaFiere SpA Andrea Olivi – Se, infatti, i media italiani hanno dato molto spazio all’evento, compresi i grandi Tg nazionali, anche la stampa estera è intervenuta in forze a Padova. Basti pensare che un terzo dei giornalisti accreditati è stranieri; il solo Giappone è stato presente con 5 testate”.
Durante la giornata conclusiva, infine, l’ACI/CSAI ha proposto la propria idea per la regolamentazione di garanzia del mercato delle auto d'epoca in Italia. Dal 1° gennaio 2006 sarà possibile identificare le auto d'epoca attraverso una fiche di riconoscimento e classificazione. Servirà per certificare, previa valutazione di originalità, tutte le caratteristiche della vettura, e sarà garanzia assoluta per gli acquirenti e i venditori. Successivamente ad un'autocertificazione del proprietario, l'ACI verificherà l'esattezza di quanto dichiarato e provvederà a rilasciare la relativa fiche di certificazione, ad un costo molto basso. Sarà uno strumento di assoluta trasparenza, con tutti i dati consultabili via Internet per gli utenti.