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In tempo di crisi, è risaputo, le riparazioni auto “fai da te” van per la maggiore.
Per risparmiare infatti, evitando di comprare ricambi, a volte basta un pizzico di ingegno e maniglie, finestrini, ruote e specchietti tornano ancora una volta ad essere funzionali.
Lo scopo però non è stato raggiunto da questi pessimi automobilisti, che oltre ad aver cercato di riparare i propri mezzi nel peggiore dei modi, hanno spesso trovato soluzioni molto pericolose non solo per sé ma anche per gli altri.
Scorriamo quindi una carrellata delle 12 riparazioni peggiori della storia, da non imitare e da evitare sempre e comunque.
Se non si è in grado di riparare in maniera efficace la propria auto infatti è meglio lasciar stare e alzare bandiera bianca. Le officine del resto abbondano.
1) Spazzola-Spugna
Il vincitore non può che essere colui che è riuscito ad inventare la Spazzola-Spugna. Oltre ad essere una riparazione low-cost e sempre a portata di mano, riesce ad essere anche incredibilmente efficace. Ma solo su una superficie di massimo 20 cm sul parabrezza.
2) Pneumatico a irrigazione
Il secondo gradino più alto del podio lo guadagna questo automobilista, con ogni probabilità un responsabile nel reparto Ricerca&Sviluppo di qualche grande costruttore di pneumatici. Se hai bucato e non hai la gomma di scorta basta qualche metro di tubo per innaffiare il giardino. La rumorosità durante il rotolamento è notevole, in frenata si va lunghi e in curva si rischia il frontale, ma è un ottimo esempio di riciclaggio creativo.
3) Specchio, specchio delle mie brame...
Anche cari vecchi specchietti retrovisori oggi sono diventati dei piccoli concentrati di tecnologia. Regolazione elettrica, superficie riscaldata contro l'appannamento e il prezzo in caso di sostituzione è lievitato fino a raggiungere diverse centinaia di euro. Meglio rinunciare quindi al make-up mattutino, sacrificando lo specchio da bagno. Due giri di nastro americano e la visibilità torna quella di una volta. Difetti? Poca flessibilità nella regolazione...
4) Ruotino? Basta un vecchio carrello
Se oltre a bucare una ruota si perde anche parte del semiasse la riparazione potrebbe valere più del veicolo, almeno nel caso di questa Volkswagen Golf II. Meglio intervenire quindi con una ruota di un vecchio carrello, basta regolare l'altezza giusta e il gioco è fatto. Basta stare attenti in frenata e in curva, la stabilità alle alte velocità non è il punto di forza dei carrelli.
5) Subaru Outback “Wood Edition”
Lo dice il nome, la Subaru Outback è da sempre un'auto per stare a contatto con la natura. Come si può criticare quindi la scelta di questo ingegnoso proprietario, che ha messo un bel tronco al posto del paraurti? L'Outback “Wood Edition” è l'auto perfetta per stare all'aria aperta, ma occhio a tamponare...
6) Utilitaria pick-up
Sogno da quando ero bambino un pick-up Ford F-150 ma ho solo la vecchia utilitaria di mamma. Nessun problema, sego il bagagliaio e ci metto un bel cassone di legno. Sarà omologato?
7) Camper eco-sostenibile
In un periodo in cui tutti i costruttori automobilisti studiano l'utilizzo di nuovi materiali a basso impatto ambientale questo camperista batte tutti sul tempo. Il buon vecchio legno, meglio se ricavata a costo zero dall'armadio della nonna, è perfetto, riciclabile e ricavato da fonti rinnovabili.
8) Cava-Maniglia
Questo automobilista deve essere senz'altro riuscito a coniugare l'esigenza di aprire lo sportello con quella di stappare in qualsiasi momento una bibita fresca.
9) Cristalli? Un grande classico
Quando si rompe parabrezza o finestrino e non si ha la polizza cristalli son dolori. Non di certo per il proprietario di questa Chevrolet HHR, che ha utilizzato una altro materiali infrangibile. Il robusto nastro americano. Peccato solo per la visibilità azzerata
10) “Carrozzeria targa”
Questo automobilista deve aver frainteso alla grande il concetto di “carrozzeria targa”. Invece di un tetto rigido asportabile, ha pensato bene di riparare la carrozzeria della sua Honda Civic.
11) Serratura a catenaccio
In undicesima posizione troviamo un grande classico. Le serrature per auto, si sa, sono piuttosto costose. Meglio tamponare il problema forando la carrozzeria, fissando due robusti occhielli e chiudendo il tutto con un bel catenaccio.
12) Legno pressato? Dicono sia perfetto per i portelloni
Si rompe il portellone del bagagliaio della vostra tre volumi. Perché ordinare il pezzo di ricambio quando potete utilizzare dei super economici pannelli in legno pressato. Sicurezza garantita grazie al lucchetto di chiusura. Attenzione alla pioggia però.