Auto ibride: possibile la trasformazione a metano

Auto ibride: possibile la trasformazione a metano
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Omologata una Toyota C-HR 1.8 dotata del sistema di doppia alimentazione hybrid/benzina + metano
12 giugno 2020

Nella transizione verso la mobilità elettrica, la soluzione ibrida è preferita da molti utenti come compromesso ideale tra la necessità di abbattere le emissioni e quella di mantenere autonomia e facilità d’uso delle vetture tradizionali.

In tale scenario, poter utilizzare carburanti alternativi ecologici ed economici come il gas naturale compresso (CNG) in sostituzione di benzina o gasolio rappresenta un punto di forza che accresce l’impronta “green“ dei modelli a propulsione ibrida.

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Nel corso del pur travagliato 2020, le italiane Ecomotive Solutions dio Crea (AL) e Autogas Italia di Modena (entrambe aventi parte del gruppo Holdim, specialista nella calibrazione motore) hanno fatto un ulteriore passo avanti in questo campo con l’ottenimento dell’omologazione da parte del MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) per le tipologie di motori Euro 6D Temp, anche per configurazioni a gas naturale.

Si tratta della prima omologazione in Italia, resa possibile dalla collaborazione con Snam4Mobility, la controllata di Snam che promuove la mobilità sostenibile a gas naturale e a biometano.

La scelta di questa alimentazione riguarda sia aspetti economici, per il consistente risparmio alla pompa, ma anche ecologici: il metano produce meno emissioni sia inquinanti sia climalteranti rispetto ai carburanti tradizionali, con benefici ancor più evidenti quando è ricavato da fonti sostenibili e rinnovabili come le biomasse (biometano).

Lo sviluppo per la tecnologia di veicoli ibridi a metano è stato effettuato su una Toyota C-HR 1.8 Hybrid ed il sistema di doppia alimentazione hybrid/benzina + CNG è ad oggi l’unico riconosciuto dal Ministero: nel vano motore sono alloggiati un riduttore di pressione a doppio stadio, una centralina elettronica per il controllo e la gestione del sistema metano, un rail quattro iniettori metano, mentre per lo stoccaggio del gas è stata progettata una soluzione specifica che prevede l’alloggiamento di tre serbatoi da 24+24+22 litri per un’autonomia fino a 350 km senza compromettere la capacità volumetrica originale del portabagagli della vettura.

Un commutatore presente nell’abitacolo permette di selezionare il tipo di combustibile, verificare il livello di metano presente nei serbatoi e ricevere informazioni di eventuali anomalie; la verifica al banco prova potenza su cui è stata testata la vettura ha evidenziato gli stessi valori del funzionamento a benzina e su strada non sono state evidenziate alterazioni del comportamento di guida. 

Per ulteriori info: www.ecomotive-solutions.com – www.autogasitalia.it – www.holdim.it.

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