Auto elettriche in fiamme: è falso allarme (e molto dipende dal tipo di batterie)

Auto elettriche in fiamme: è falso allarme (e molto dipende dal tipo di batterie)
Pubblicità
"La calunnia è un venticello..." recita Don Basilio ne "il Barbiere di Siviglia", e anche nel campo auto elettriche gli esempi non mancano. Notizie e video, in certi casi, sono manipolati ad arte
11 agosto 2023

Lcalunnia è creata ad arte per mettere qualcuno o qualcosa in pessima luce agli occhi della gente e, come come recita l'opera di Rossini, inizia piano piano e poi acquista sempre più forza, insinuandosi nella mente delle persone. Beh, qualcosa di simile succedendo anche per le auto elettriche. Guardate il video qui sotto.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Sta circolando in rete da qualche giorno e fa molta impressione, non è vero? Non solo un incendio dovuto evidentemente ad un incidente, ma addirittura esplosioni a raffica. Lo troverete accompagnato da una didascalia che recita più o meno "scontro tra 2 auto elettriche negli Usa. Esplodono le celle e non riescono a spegnere le fiamme" e sembrerebbe tutto molto reale e credibile. Ma è falso: prima cosa, non è successo negli USA ma in Russia nel 2013 (fonte verificata), ma soprattutto non riguarda alcuna elettrica ma un camion che trasportava gas. E guardando bene il video si vedono pure le bombole sparse sulla strada. 

La Fremantle Highway in fiamme, ancora sconosciute le cause d'incendio
La Fremantle Highway in fiamme, ancora sconosciute le cause d'incendio

Tulle le auto prendono fuoco, ma in prima pagina ci vanno le elettriche

Fake news simili cominciano a circolare sempre più spesso e a lasciar tracce nel sentito comune, proprio secondo il principio in base al quale se ripeti una cosa falsa cento volte, questa diventa "verosimile" e alla fine, ribalzando qui e là in rete, anche "vera". Altro caso dei giorni scorsi, il disastro che ha portato all'incendio in mare della Fremantle Highway, attribuito quasi istantaneamente alle 500 auto elettriche trasportate a bordo come causa scatenante della disgrazia in cui ha perso la vita un marinaio.

In realtà le statistiche di incendio delle elettriche nel Paese dove ne circolano di più in percentuale (la Svezia) ci parlano di numeri molto piccoli in rapporto al circolante, solo 81 casi fra ibride plug-in ed elettriche fra il 2018 e il 2022, circa 16 auto l'anno contro 3.400 casi di auto non a batterie. Circa lo 0,4%.  E' però vero che le auto elettriche sono un mezzi relativamente nuovi e ancora non molto conosciuti dai Vigili del Fuoco, che possono incontrare più difficoltà nello spegnere definitivamente un incendio che talvolta tende a riaccendersi dopo alcune ore.

C'è batteria e batteria

Anche se, come abbiamo visto, il depistaggio sta funzionando, nessuno mette in discussione il fatto che una batteria possa prendere fuoco. Ma non tutti gli accumulatori sono uguali: le raffinate batterie litio-ioni NMC (nichel-manganese-cobalto) utilizzate da molti costruttori sono più inclini a bruciare rispetto alle più economiche LFP (litio-ferro-fosfato), e questo perché quando una NMC si surriscalda, per esempio per un corto circuito interno, la reazione rilascia ossigeno, che diventa un acceleratore della fiamma e innesca una reazione che fatica ad estinguersi da sola. 

Le LFP resistono a temperature molto più alte e questa "reazione a catena", detta anche thermal runaway, è molto più remota. Le batterie delle auto elettriche di oggi vengono per il 90% dalla Cina, costruite da CATL, BYD, CALB e Panasonic, ma i carmaker europei usano le NMC quasi al 100% mentre le LFP vengono utilizzate per vari modelli da Tesla e dal 70% dei costruttori cinesi. In termini di densità energetica, però, le prime sono meglio delle seconde di circa il 25% (e anche più costose). Le prime LFP su auto made in Europe saranno le future Mercedes EQA e EQB più economiche e la Volkswagen ID.2 nel 2025. Anche il "packaging" della batteria, oltre che la chimica, possono mitigare gli incendi, com'è il caso delle blade battery di BYD; ecco un video (vero) che lo dimostra.

Ultime da News

Pubblicità