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Con l'aumento delle auto elettriche in circolazione cresce anche il numero dei punti di ricarica, ma ci sono aree e città dove i punti di rifornimento fast (Tesla, Enel X e altri) non sono così numerosi. E in certe date, per esempio con il ponte di Pasqua che si avvicina, può succedere che gli stalli siano tutti occupati e si debba fare la fila. È un fenomeno che ha già trovato risconto negli USA e in Inghilterra e in alcune occasioni ha dato luogo ad animate discussioni. Vediamo dunque cinque facili regole a metà fra il tecnico e la semplice buona educazione. Chiamiamola BEVtiquette.
Se l'auto elettrica fa parte della vostra vita da tempo, conoscerete tutti i trucchi e a volte le capriole necessarie per avviare la ricarica, il modo "giusto" di parcheggiare l'auto, come leggere misteriosi display o usare le app. Ma ci sono anche i "rookie", quelli che hanno appena iniziato il loro viaggio a emissioni zero e, diciamo, sono un po' imbranati. E niente è più benvenuto in questi casi di un esperto con un consiglio per chi è in difficoltà. Siate generosi con il vostro sapere.
Questo è un consiglio che vale per i possessori di Tesla, che comunque sono la stragrande maggioranza di guidatori di elettriche in Italia ed Europa. La rete a voi dedicata è la migliore in assoluto. È vero, non è più un'esclusiva totale, ma è sicuramente la più capillare. Usarla tutte le volte che è possibile al posto dei punti di ricarica "generici" è una buona prassi perché lascia queste colonnine "pubbliche" (molto più rare) libere per le auto "non Tesla". Ovviamente quando la distanza lo permette.
Le colonnine hanno diverse potenze di ricarica, alcune fino a 300 kW e oltre, e ovviamente sarebbero quelle da preferirsi sempre. Ma anche no. Per esempio, se la vostra auto elettrica accetta solo - per esempio - al massimo 40 kW o anche meno, è del tutto inutile occupare una fast per ricaricare quando va bene a 20 o 30 kW. In sostanza, scegliete sempre una colonnina di potenza proporzionale alla capacità del caricatore di bordo, lasciando quelle coi superpoteri a chi riesce realmente a sfruttare al meglio il tempo di ricarica.
Anche in questo caso, un consiglio che vale per i meno esperti ma non si sa mai: la ricarica al 100 per cento, ma proprio fino all'ultimo microwattora, è come il paradosso della lepre e della tartaruga. Per passare dall'80% al 100% tutte le elettriche impiegano un tempo che è più o meno uguale al passaggio da 10% all'80% del SOC (State Of Charge), quindi, se c'è affollamento, inutile occupare uno stallo per pochi kWh in più che porterebbero via molto tempo ad una potenza molto bassa (la batteria attorno al 85% inizia ad autoproteggesi limitando la corrente). Sarebbe bullismo elettrico, e oltretutto non fa bene alla salute delle batterie.
Siamo sinceri, le recensioni sono un po' noiose da scrivere e fanno perdere tempo, ma riguardo alle colonnine di ricarica possono essere di grande utilità per segnalare stalli fuori uso, danneggiamenti, difficoltà di accesso o di localizzazione. Quindi è buona educazione ricordare di scrivere nelle app dedicate le vostre impressioni e i suggerimenti, che saranno di grande aiuto alla comunità degli elettronauti e aiutano anche i gestori delle reti a intervenire in tempi brevi.