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L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha aperto un'inchiesta su quattro importanti produttori di auto elettriche: Stellantis, Byd, Volkswagen e Tesla. L'Antitrust vuole verificare se le aziende forniscono informazioni trasparenti ai consumatori su tre aspetti fondamentali: l'autonomia reale delle batterie, il loro deterioramento nel tempo e le condizioni della garanzia.
Secondo l'Authority, le case automobilistiche pubblicano sui loro siti informazioni generiche, dati poco chiari e talvolta contraddittori sull'autonomia chilometrica effettiva delle auto elettriche. Mancano, in particolare, indicazioni precise sui fattori che influenzano l'autonomia reale rispetto ai valori pubblicizzati.
Ieri i funzionari dell'Antitrust, con il supporto della Guardia di Finanza, hanno eseguito ispezioni nelle sedi italiane delle quattro aziende per raccogliere documentazione utile.
Federcarrozzieri, l'associazione delle autocarrozzerie italiane, ha accolto con favore l'iniziativa. "In tema di prestazioni delle auto elettriche si assiste da tempo a un vero e proprio far west", ha dichiarato il presidente Davide Galli. L'associazione denuncia anche la scarsa trasparenza sulle garanzie delle batterie, che in media durano 8 anni o 160.000 km, ma con vincoli ritenuti eccessivi come l'obbligo di manutenzione presso le officine della rete del costruttore, cosa vietata dai regolamenti europei.
L'indagine potrebbe rappresentare un passo importante verso una maggiore trasparenza nel mercato delle auto elettriche, permettendo ai consumatori di fare scelte più consapevoli e informate.
