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Il nostro è un Paese ad altissimo tasso di motorizzazione, di gran lunga il più alto d'Europa, il che comporta anche un gettito fiscale considerevole. Quanto hanno incassato le casse dello Stato nel 2014 dal comparto dell'auto? Lo rivela ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), secondo cui il comparto automotive ha versato al fisco ben 71,6 miliardi di euro, pari ad un incremento dell’1,7% rispetto all’anno precedente e ad una percentuale del 16,8% del gettito complessivo dello Stato.
Carburanti, manutenzione, pedaggi, bollo, assicurazione, multe
Le maggiori entrate per il fisco derivano dalla tassazione legata all'utilizzo dell'auto, pari all’81,9% del gettito complessivo proveniente dal comparto, per un valore di 58,7 miliardi di euro (+1,1% rispetto al 2013, in cui valeva 58,1 miliardi). Nel dettaglio, il gettito fiscale sui carburanti ha segnato un incremento dello 0,9%: 37 miliardi di euro rispetto ai 36,66 del 2013. Il gettito fiscale derivante dai consumi di gasolio, GPL e metano è cresciuto rispettivamente dell’1,9%, dell’1,2% e del 9,2%, a fronte di una contrazione dell’1,4% per la benzina. Nel 2014, i consumi di carburanti, dopo 7 anni di cali, sono complessivamente cresciuti dell’1% rispetto all’anno precedente. Questa ripresa, in realtà, riguarda esclusivamente i consumi di gasolio (+1,8%) e metano (+6%), mentre quelli di benzina e GPL sono risultati ancora in flessione (dell’1,8% e del 6,5% rispettivamente).
Aumenta anche il gettito IVA relativo a manutenzione e riparazione degli autoveicoli e all’acquisto di ricambi, accessori e pneumatici, che registra un +3% rispetto al 2013 per un valore complessivo stimato in 9,27 miliardi di Euro, contro i 9 del 2013.
La voce d’imposta relativa ai pedaggi autostradali ammonta nel 2014 a 1,86 miliardi di euro, in rialzo del 6,3% rispetto al 2013, ma anche dall'aumento delle tariffe dei pedaggi scattato a inizio 2014 con un aumento medio del 3,9% rispetto al 2013, con punte, in alcuni tratte superiori all’8%.
Gli introiti derivanti dai premi assicurativi per RC, furto e incendio registrano una riduzione del 6%, per un totale di circa 4,23 miliardi di euro.
Il possesso dell’autoveicolo rappresenta una quota dell’8,5%: 6,1 miliardi di euro derivano dalla tassa di possesso – il cossiddetto “bollo” - che segna un incremento del 6,4% rispetto al 2013.
La voce parcheggi e contravvenzioni, infine, nel 2014 vale 5,40 miliardi di euro, con un incremento del 2,9% rispetto al 2013, sostanzialmente dovuto alla crescita del numero di autoveicoli in circolazione e del numero di spostamenti.
IVA, IPT, diritti di motorizzazione
La quota di contribuzione al momento dell’acquisto dell’auto, che comprende il versamento dell’IVA e dell’IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione), pari al 9,5%, per un totale di 6,8 miliardi di euro.
Questa voce è cresciuta del 3,2% rispetto al 2013, in conseguenza dell’aumento delle immatricolazioni di vetture nuove che, dopo 6 anni di calo, nel 2014 sono tornate a crescere, chiudendo il 2014 a +4,3% rispetto all’anno precedente. In fase di immatricolazione sono stati versati al fisco nel 2014 circa 5,46 miliardi di euro, risultanti dal pagamento dell’IVA e dei diritti di motorizzazione. Questa voce è aumentata del 4% rispetto al 2013 grazie alla ripresa del mercato auto nel 2014.