Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
La Commissione Affari Costituzionale del Senato ha bocciato gli emendamenti alla Legge di Bilancio che avrebbero ridotto il carico fiscale sulle auto aziendali, provocando la protesta di ANIASA, l’Associazione Confindustria che rappresenta il settore mobilità.
Dal 1° Gennaio 2025, le nuove regole fiscali aumentano il valore tassabile dei benefit auto di circa 1.600 euro annui (+67%). Il risultato? Buste paga più leggere sopratutto per i lavoratori della classe media, principali utilizzatori delle vetture aziendali.
La situazione peggiora per l’assenza di una clausola di salvaguardia per i veicoli immatricolati prima del 2025. Chi ha ricevuto un’auto aziendale lo scorso anno rischia di perdere le precedenti agevolazioni fiscali, con un possibile ritorno al sistema di rimborso chilometrico del 1997.
Le aziende stanno già correndo ai ripari: molte preferiscono prolungare i contratti esistenti anziché rinnovare le flotte. Questo frena le nuove immatricolazioni e rallenta la transizione verso i veicoli più ecologici. Secondo ANIASA, nel 2025 si prevede un calo significativo degli acquisti e dei noleggi aziendali, con minori entrate fiscali stimate in oltre 125 milioni di euro.
"Questa decisione danneggia un milione di lavoratori e penalizza l'industria automotive", ha dichiarato Alberto Viano, Presidente di ANIASA, chiedendo un intervento urgente del Governo.
Fiat
Corso Giovani Agnelli, 200
Torino
(TO) - Italia
800 342 800
https://www.fiat.com
Fiat
Corso Giovani Agnelli, 200
Torino
(TO) - Italia
800 342 800
https://www.fiat.com