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La tassazione sul 30% del valore ai fini fiscali delle auto concesse dalle aziende ai dipendenti potrebbe salire al 100%.
Dal primo gennaio 2020, infatti, secondo la bozza di manovra che sta circolando, lo sconto potrebbe essere riservato solo per i veicoli a uso promiscuo (cioè utilizzati sia per per motivi sia personali che aziendali) in uso ad agenti e rappresentanti di commercio.
Per tutti gli altri dipendenti i mezzi in “fringe benefit” saranno calcolati per il loro valore pieno, stabilito, come si fa attualmente, su una percorrenza convenzionale di 15mila chilometri annui e in base ai costi chilometrici indicati nelle tabelle dell'Aci entro il 30 novembre.
Si tratterebbe di una bella stangata per i dipendenti che godono del beneficio dell’auto aziendale: Il Giornale ha calcolato che su un reddito di 40.000 euro annui, un dipendente dovrà presto oltre 2.000 euro di tasse in più all'anno su una Punto 1.4.