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Dopo l'incoraggiante diminuzione registrata nel 2014 rispetto all'anno precedente, nel 2015 invece gli incidenti sono tornati a salire, così come quelli mortali, rispettivamente con percentuali del 2.5% e 1.3%. In generale si è registrato anche un generale aumento delle infrazioni, molte delle quali causate dalla distrazione.
In prima fila (se non in "pole position", per usare un linguaggio da Formula 1) tra le cause c'è lo smartphone, strumento che ha rivoluzionato il modo di comunicare ma che ha anche aumentato le fonti di distrazione alla guida. La consultazione delle mail, la sbirciatina sul social network, la risposta ad un messaggio così come una chiamata senza vivavoce o auricolari (+20.9% di infrazioni solo per questo utilizzo) possono costare veramente care.
Secondo i dati raccolti, il 93% degli incidenti è causato proprio dal comportamento del conducente, per questo motivo Anas con la collaborazione della Polizia di Stato si impegna per la diffussione della cultura della sicurezza stradale. Da questo impegno nasce la campagna "Quando guidi #GUIDAeBASTA", accompagnata dal claim "Se non rispondi non muore nessuno", atta a sensibilizzare gli utenti riguardo questa tematica molto importante.
«A partire da quest’anno abbiamo avviato un grande progetto di manutenzione della rete stradale ed autostradale sull’intero territorio nazionale per mettere in sicurezza e potenziare l’enorme patrimonio esistente, destinando oltre il 40% delle risorse a questo obiettivo, con progetti come bastabuche, smartroad, le barriere salvamotociclisti. Ma sappiamo che non basta. È la relazione tra comportamento umano, mezzo meccanico e infrastrutture che determina il fattore di rischio» ha spiegato il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani.
«Queste azioni incidono pericolosamente sui tempi di reazione e sull’attenzione dei conducenti, con rischi elevatissimi per la sicurezza di tutti gli utenti della strada»
Gli fa eco il Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato Roberto Sgalla: «Le cause di questa accresciuta incidentalità vanno imputate prevalentemente a condotte di guida imprudenti e scorrette, in particolar modo alla guida distratta. Gli smartphone oggi sono sempre più multiuso, non permettono semplicemente di comunicare attraverso la classica telefonata ma ci connettono al mondo con sistemi di messaggerie, piattaforme social, foto e videocamere, raggiungendo il paradosso dei selfie scattati mentre si è alla guida: tutto fuorché mantenere le mani sul volante e lo sguardo fisso sulla strada. Queste azioni incidono pericolosamente sui tempi di reazione e sull’attenzione dei conducenti, con rischi elevatissimi per la sicurezza di tutti gli utenti della strada».
Testimonial della campagna è La Pina, volto e voce storica di Radio Deejay, partner mediatico dell'iniziativa. Lo spot sarà diffuso sui canali social come Facebook, Twitter e Instagram attraverso i profili @stradeanas. La campagna è affiancata dal lancio dell'app per smartphone "Guida e basta", disponibile per iOS e Android. Questa permette di impostare il telefono in modalità viaggio e avvisare un elenco di contatti preferiti che ci si sta per mettere in viaggio e non si potrà rispondere al telefono fino all'arrivo, così come di aggiornarli durante una sosta inviando la propria posizione.
Tutte le informazioni relative a questa iniziativa sono disponibili su guidaebasta.it