Aumento dei biglietti a Milano: il Comune contro i milanesi in tram e in auto

Aumento dei biglietti a Milano: il Comune contro i milanesi in tram e in auto
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Con l'aumento dei biglietti per i mezzi pubblici, il Comune di Milano studia altri disincentivi per l'utilizzo dell'auto
2 dicembre 2022

A Milano, con l’aumento di 20 centesimi del biglietto dei mezzi pubblici, il costo per andare in centro e per uscire sarà di 4,40 euro

Nonostante possa sembrare un “semplice” aumento, si deve considerare che l’ingresso in auto, ad oggi, costa ancora 5 euro e con la differenza dei due costi che si accorcia, il disincentivo ad utilizzare l’auto diventa più debole. 

Tuttavia, si potrebbe pensare che, con il costo del parcheggio, la differenza aumenterebbe, ma se consideriamo il costo del biglietto giornaliero che è di 7 euro (che probabilmente costerà 7,60 euro con gli aumenti) è probabile che dopo le elezioni regionali, l’aumento del ticket per entrare in centro in auto, possa aumentare intorno ai 10 euro

Nonostante questo, nel Documento Unico di Programmazione 2023-2025, riguardo lo sviluppo delle politiche per la mobilità e approvato lo scorso 3 novembre, nella “missione 10” del Dup (Trasporti e diritto alla mobilità) si legge: “Regolazione della circolazione con lo sviluppo di Area C e di Area B con politiche di pricing che dovranno mirare a una riduzione del numero complessivo di veicoli in ingresso”. 

L’obiettivo, quindi, è quello di diminuire il numero di auto circolanti a Milano, con politiche di pagamento sia nell’Area B che nell’Area C. 

Infine, l’assessora alla Mobilità del Comune Arianna Censi, ha dichiarato:

“È una scelta, ai milanesi possiamo dire tagliamo o adeguiamo. Penso che dobbiamo trovare il giusto mix tra le due cose, non si tratta solo di non avere denaro ma anche di dover ristorare gli altri operatori (ATM). Ristori che ammontano tra i 400 e i 450 mila euro circa, perchè dipende da quanti biglietti si vendono e dal calcolo che viene fatto [...] Non è una scelta del Comune, attiene agli adeguamenti Istat che sono stati deliberati da Regione Lombardia. Che, dal canto suo, ha già aumentato il prezzo dal primo di settembre e l’Agenzia di bacino dal primo di novembre. Quindi noi oggi stiamo ristorando gli operatori del mancato adeguamento all’Istat del Comune. È un tema di bilancio comunale.”

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