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A Francoforte, si è tenuto il primo Audi Urban Future Summit a cui hanno preso parte 450 esperti internazionali che hanno elaborato interessanti proposte per la mobilità del futuro. Durante il Summit, i partecipanti sono giunti a una conclusione condivisa: cooperazione e dialogo saranno i fattori chiave per un futuro migliore.
Altro dato di fatto emerso durante le discussioni sulla mobilità urbana è che non esiste la megalopoli per eccellenza.
Una città come New York si svilupperà in modo diverso rispetto a Francoforte, Mumbai o Città del Messico, in termini di struttura e mobilità. Prima di valutare soluzioni possibili, le città in questione devono pertanto essere esaminate nel dettaglio, per poter poi iniziare a porsi le domande corrette. Le risposte saranno poi sicuramente legate alle singole esigenze, ma al contempo costituiranno il potenziale per poter fornire soluzioni di più ampio respiro.
La riflessione fondamentale di Saskia Sassen, Economista e Sociologa alla Columbia University di New York, è stato il leit motiv del Summit: «Le città rispondono.» Infatti, a vari livelli, la realtà urbana offre informazioni che devono poi essere analizzate per sviluppare approcci diversi che portino alla soluzione dei problemi.
Per capire le città e i requisiti che avranno in futuro, i dati disponibili devono essere analizzati nella loro globalità. Reti di informazioni e data base giocano un importante ruolo in questo, così come la cooperazione sociale e il tema della condivisione. Nel futuro l’auto sarà inglobata in sistemi urbani, in infrastrutture, in flussi di dati digitali.
Visto che le città di oggi cambieranno, come possiamo avere una buona qualità della vita in queste città del futuro? In che modo si garantirà la mobilità? Il dibattito si è incentrato quindi su due temi principali: la complessità sempre maggiore dei grandi centri urbani e la necessità di una stretta collaborazione fra la società, le istituzioni e le imprese private.
Sociologi, economisti, ricercatori e studiosi sono intervenuti dando la loro interpretazione di quello che sarà lo sviluppo delle città, degli abitanti e delle possibili tecnologie, inoltre il Summit ha manifestato una serie di spunti di riflessione senza preconcetti sulla mobilità negli spazi urbani. Esperti di differenti discipline hanno dato voce alla necessità di una città vista come un sistema aperto.
A questo dialogo Audi contribuisce con il suo know-how e, grazie all’Audi Urban Future Insight Team, tutte le riflessioni scaturite vengono prese in considerazione e analizzate all’interno dell’Azienda.
Rupert Stadler, Presidente di AUDI AG, ha espresso il suo ottimismo alla fine del Summit: «Tutti noi siamo al centro del dibattito sulla mobilità nelle città del futuro. Abbiamo i mezzi per fare dei cambiamenti. Ne siamo convinti. Abbiamo le conoscenze. Vogliamo essere pronti per affrontare il futuro. Ora vogliamo condividere le nostre conoscenze, metterle in una rete e registrarne i risultati. Abbiamo bisogno di un dialogo aperto, rispettoso e autentico se il tema è la mobilità del futuro! Che ruolo avrà l’auto nel futuro?»
Secondo Peter Schwarzenbauer, Membro del Consiglio di Amministrazione di AUDI AG per la vendita e il marketing: «Nessuno può affrontare da solo la sfida della mobilità urbana di domani. Possiamo avere successo solo se mettiamo attorno a un unico tavolo tutte le parti coinvolte: urbanisti, esperti in energia, fornitori di mobilità, politici – e naturalmente tutti quelli che ci dicono come vogliono vivere nelle città del futuro.»
Per ulteriori informazioni riguardo all’Audi Urban Future Summit e a tutta l’iniziativa, è possibile visitare il sito: www.audi-urban-future-initiative.com