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Audi ha da poco lanciato Audi Sport, costola del marchio dei quattro anelli la cui derivazione è già intrinseca nel proprio nome. Per capire più a fondo tale decisione abbiamo intervistato Fabrizio Longo, Direttore di Audi Italia.
Ci parli un po' della vostra idea e di come avete deciso di metterla in pratica.
«Parte, con questo nostro progetto, un'avventura che definiremmo “spettacolare”. Complice l'allargamento della gamma, abbiamo mutuato molta esperienza. Abbiamo dovuto creare un'azienda nell'azienda, a Neuburg. Per riuscire a realizzare prodotti di qualità, bisogna attrezzarsi dal punto di vista organizzativo. In Audi non accettiamo compromessi.»
Per molto, il motorsport è qualcosa di fine a sé stesso. Non sanno, invece, che si tratta di una vera e propria palestra.
«Esattamente! L'esasperazione che ricaviamo dalle corse, ci serve per introdurre su strada tante novità efficaci ed efficienti. Pensiamo per un attimo alla tecnologia diesel ibrida, o alla trazione quattro, o ancora ai fari laser. Tutte innovazioni utili. Con Audio Sport, vogliamo riuscire a traslare tutte queste emozioni anche sui modelli più piccoli. Come diciamo spesso, chi acquista un'A1, deve sentire profumo di R8!»»
Come cambierà il rapporto con la clientela, per i concessionari?
«Dovranno accadere cose diverse e nuove, rispetto ad ora. Il cliente interessato ad una vettura di questo brand, è un cliente che vuole respirare l'aria della pista, quindi la concessionaria deve diventare un pezzo di paddock. Quando si parla con clienti simili, bisogna fargli sentire il profumo dell'asfalto e della gomma bruciata.»