Audi sceglie le molle ultraleggere Sogefi

Audi sceglie le molle ultraleggere Sogefi
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Sogefi, società di componentistica per autoveicoli del gruppo CIR, ha sviluppato con Audi le nuove molle ammortizzatore in materiale composito e le introdurrà sul mercato entro la fine dell’anno
3 luglio 2014

Sogefi, società di componentistica per autoveicoli del gruppo CIR, ha sviluppato con Audi le nuove molle ammortizzatore in materiale composito e le introdurrà sul mercato entro la fine dell’anno. Audi sarà il primo produttore di auto al mondo a lanciare questa nuova tecnologia nella sua produzione in serie.

Sogefi, tra i leader mondiali nei sistemi motore e nei componenti elastici per sospensioni, ha brevettato questa nuova tipologia di molla elicoidale in materiale composito con un peso tra il 40 e il 70% inferiore rispetto alle

molle in acciaio tradizionali.

Le nuove molle possono essere montate su vetture e veicoli commerciali leggeri senza modificarne il sistema di sospensione, garantendo una riduzione di peso di 4‐6 kilogrammi del veicolo (in base al tipo di veicolo e al design della molla) e una significativa riduzione della massa non sospesa migliorando la precisione di guida.

L'utilizzo in sostituzione dell'acciaio di questi materiali non soggetti a corrosione garantisce inoltre una minore rumorosità e una significativa riduzione delle emissioni di CO2 (fino a ‐ 0,5 g per km). Guglielmo Fiocchi, amministratore delegato di Sogefi, ha dichiarato: «La ricerca e sviluppo è un fattore chiave per la crescita futura di Sogefi. L'innovazione nel settore automobilistico, dalla riduzione del peso al miglioramento dell'efficienza dei veicoli, dipende oggi in modo significativo dalle società di componentistica. Sogefi, in particolare, sta gradualmente aumentando i propri investimenti in ricerca e sviluppo, passati negli ultimi anni da circa il 2% a poco meno del 3% dei ricavi totali. Siamo molto orgogliosi della scelta fatta da Audi».

Le nuove molle in materiale composito garantiscono anche un miglioramento dell'impatto ambientale del processo di produzione rispetto a quello tradizionale. La realizzazione delle nuove molle, infatti, richiede un utilizzo di energia inferiore con conseguente ulteriore riduzione delle emissioni di CO2.

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