Audi RS4 Avant

420 CV per una tradizione che è già mito.

22 febbraio 2006

L'RS 4, nella carrozzeria Avant, è già diventata un'icona tra gli appassionati di vetture ad alte prestazioni: nessuna Casa, prima di Audi, aveva mai provato a trasformare una station wagon media in una super sportiva e anche dal punto di vista commerciale l'operazione si è rivelata un successo, dal momento che sebbene la prima generazione della RS 4 (all'epoca aveva 380 CV), pur essendo stata costruita soltanto per un anno e mezzo, è stata venduta in oltre 6.000 esemplari.

Da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi!
Così, quando Audi ha presentato la nuova della RS 4 con carrozzeria berlina, è stato subito chiaro a tutti che la versione Avant non si sarebbe fatta attendere a lungo. Eccola quindi, la nuova super "gardinetta" (ci scusino gli uomoni del marketing Audi) da 420 CV!
La meccanica, infatti, ricalca quella già vista sulla berlina, a partire dal propulsore: un V8 di 4.163 cc. capace di spingersi fino ad un regime massimo di 8.250 giri al minuto e oltre la soglia magica dei 100 CV per litro di cilindrata, valore finora mai raggiunto da berline di serie. A 5.500 giri raggiunge la coppia massima di 430 Nm, ma il 90% di questo valore di coppia è sempre disponibile fra 2.250 e 7.600 giri, a garanzia di riprese fulminanti.
Tra le altre "perle" tecnologiche del motore spicca naturalmente l’iniezione diretta del carburante (FSI), che migliora la risposta del motore riducendo nel contempo i consumi.
Le prestazioni? Impressionanti: partendo da fermi bastano 4,8 secondi per catapultarsi a 100 km/h, mentre dopo 16,6 secondi si toccano già i 200 km/h. Scontata, quindi, l'autolimitazione a 250 km/h, come da consuetudine della Casa.

Controllo e divertimento ai massimi livelli
Anche sul fronte della trasmissione non si registrano novità rispetto alla RS 4 berlina, che aveva portato al debutto la nuova generazione della trazione integrale permanente "quattro", caratterizzata dalla ripartizione asimmetrica dinamica della coppia con un rapporto di 40 (asse

anteriore) a 60 (asse posteriore). Oltre alla trazione integrale, ad aiutare il pilota (è proprio il caso di dirlo...) nel controllo della vettura provvedono il differenziale centrale autobloccante Torsen e l’assetto DRC (Dynamic Ride Control) che contribuisce a contenere sensibilmente i movimenti di rollio e beccheggio della vettura lungo l’asse trasversale e posteriore.
Per quanto riguarda in particolare l'assetto, la carrozzeria risulta ribassata di 30 mm rispetto alle A4 Avant standard, mentre la carreggiata è maggiorata sia davanti che dietro. Non manca ovviamente la regolazione sportiva di sospensioni e ammortizzatori, così come un impianto un impianto frenante da vera GT: i dischi flottanti, forati e autoventilanti anteriormente hanno un diametro di 365 mm, quelli posteriori, anch’essi forati e autoventilanti, misurano 324 mm.
Perfino l'ESP, sulla RS 4, è al servizio del piacere di guida, oltre che della sicurezza: è stato infatti tarato in modo da tenere pienamente conto della personalità della RS 4 e delle particolari qualità di questa auto a elevate prestazioni. Gli interventi sono ritardati e più brevi. Inoltre può essere disinserito in due fasi: nella prima viene disattivata solo la funzione ASR mentre le restanti funzioni dell’ESP rimangono completamente attive. Nella seconda fase è possibile disinserire l’ESP insieme all’ASR. A questo punto l’elettronica non compie più alcun intervento di regolazione.

Grintosa ma senza eccessi
Anche dal punto di vista stilistico la nuova RS 4 non presenta particolari sorprere, proponendo una personalizzazione in chiave sportiva che certamente aggiunge una bella dose di grinta al corpo vettura, ma senza inutili ostentazioni. Ecco allora la calandra single frame con griglia a losanghe, le prese d’aria maggiorate nel frontale nonché i cerchi in lega di disegno specifico, abbinati ai passaruota allargati. Ulteriori punti di differenziazione sono i fascioni sottoporta maggiorati e i listelli sottoporta coordinati, nonché il logo RS 4 davanti, sul posteriore e sul listello di protezione laterale.
Nella coda, invece, spiccano la grembialatura posteriore che avvolgente con due voluminosi terminali di scarico ovali e lo spoiler discreto ma efficace non hanno solo una valenza estetica, ma anche un preciso carattere funzionale.

Invariato, invece, lo spazio nel bagagliaio e la possibilità di sfruttarlo al meglio abbattendo il divano posteriore per creare un piano perfettamente piano. Perchè questa, dopo tutto, è anche una station wagon...