Audi Q8 E-tron elettrica, lo stabilimento-gioiello di Bruxelles potrebbe chiudere e andare in Cina

Il processo di ottimizzazione della capacità produttiva globale da parte di Audi potrebbe mettere a repentaglio la sua fabbrica di Bruxelles. Secondo quanto riporta Automobilwoche, il gruppo Volkswagen starebbe considerando di spostare la produzione della Q8 e-tron, SUV eletttrico attualmente assemblato nella stabilimento belga, in Cina o in Messico. Se così fosse, Bruxelles rischia di restare senza un modello da produrre. Audi avrebbe dovuto infatti impiegare la fabbrica di Bruxelles per integrare la produzione della Q4 e-tron, assemblata a Zwickau, in Germania. Ma la domanda delle vetture elettriche è andata indebolendosi, e l'apporto di Bruxelles non è servito.

Che la situazione a Bruxelles non sia rosea lo dimostrava già lo sciopero organizzato in fabbrica a ottobre, dovuto proprio all'incertezza sul futuro della fabbrica. Una situazione, questa, molto diversa da quella della fabbrica VW di Puebla, in Messico, scelta secondo le indiscrezioni dal CEO di Audi, Gernot Döllner, per accogliere la produzione della Q8 e-tron. La stessa Audi ha uno stabilimento nel paese centramericano, a San José Chiapa, che lo scorso anno ha stabilito il record produttivo, con 180.000 unità uscite dalle linee di Q5 e Q5 Sportback.

Ma c'è anche la possibilità che per la Q8 e-tron venga impiegata pure la fabbrica della casa dei Quattro Anelli a Changchun, in Cina, uno dei mercati chiave in ottica futura per il settore automotive. Tramite un portavoce, Audi ha fatto sapere ad Automotive News che internamente all'azienda si sta discutendo l'utilizzo futuro della fabbrica di Bruxelles, senza scendere però nei dettagli delle opzioni ventilate per uno stabilimento che rischia di non produrre nulla a breve.