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Un ritrovamento sconcertante ha scosso il mondo dell’automobilismo: l’Audi RS Q E-tron, il prototipo che ha gareggiato nella Dakar 2022, è stato scoperto in pezzi in una discarica illegale in Repubblica Ceca. Il veicolo, guidato da Mattias Ekström ed Emil Bergkvist, aveva concluso la gara al nono posto, ma è finito inspiegabilmente tra rifiuti pericolosi all’interno di un’ex segheria nel distretto di Těchanov, secondo quanto riportato da Seznam Zprávy.
Tra i materiali rinvenuti figurano batterie tossiche, rotori dei freni, pezzi in fibra di vetro e circuiti elettronici, tutti smaltiti illegalmente sotto la falsa dicitura di "plastica". L’inchiesta ha rivelato il coinvolgimento della società Roth International, incaricata da Audi per lo smaltimento, e di un'azienda ceca, Piroplastik, che è già stata multata per 25 milioni di corone ceche (circa 1,05 milioni di dollari).
Audi ha avviato un’indagine interna, dichiarando di avere rigorose linee guida ambientali per i propri fornitori e minacciando di interrompere i rapporti commerciali con chi non rispetta le norme. Il governo ceco ha già restituito parte dei rifiuti alla Germania, mentre il Munich Customs Investigation Office sta indagando per possibili legami con il crimine organizzato.
Questa vicenda mette in discussione le pratiche di smaltimento dei veicoli da competizione, spesso molto costosi e complessi da riciclare. Audi potrebbe affrontare conseguenze legali e d’immagine, mentre la vicenda accende i riflettori sulla gestione dei rifiuti tossici nell’industria automobilistica.