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Audi si impegna a raggiungere quota emissioni zero entro il 2050. Un obiettivo, questo, che consentirebbe alla casa dei Quattro Anelli di contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici di Parigi con azioni che azzerino il carbon footprint del costruttore nella produzione e nella logistica. «È nella produzione che abbiamo una leva decisiva perchè, raggiungendo la neutralità del carbonio nei nostri siti e portando questo obiettivo nella nostra catena di fornitura, possiamo garantire che le nostre automobili raggiungano il cliente con una minore impronta di carbonio complessiva», spiega Peter Koessler, membro del board di Audi AG con responsabilità per produzione e logistica.
Ma si sta lavorando anche a obiettivi a medio termine, come il raggiungimento, entro il 2025, della riduzione del 30% delle emissioni di CO2 specifiche del veicolo. E i primi risultati ci sono già. Nel 2018, la sede di Bruxelles, dove viene prodotta l'elettrica e-tron, ha raggiuto quota emissioni zero, grazie al passaggio all'elettricità verde, all'installazione di un impianto fotovoltaico da 107.000 mq e alla fornitura di calore attraverso energie rinnovabili. È stata poi la volta della fabbrica di Gyor, in Ungheria, dove sorge il tetto solare più grande d'Europa - 160.000 mq - in grado di produrre 9,5 GWh di energia all'anno, con un risparmio di 4.900 tonnellate di CO2.
Non solo: «Stiamo lavorando continuamente per migliorare l'impronta ambientale dei nostri siti e per raggiungere la neutralità di CO2 nel bilancio ambientale in tutte le sedi Audi entro il 2025 - spiega Rudiger Recknagel, chief environmental officer del Gruppo Audi - In questo momento, abbiamo già implementato azioni nelle nostre restanti sedi, Ingolstadt, Neckarsulm e San José Chiapa, in Messico, che evitano tra il 70 e il 75% delle emissioni di CO2 che altrimenti verrebbero generate'». Altro ambito strategico è quello della logistica. Audi impiega sia i "treni verdi" della Deutsche Bahn che i camion alimentati a GNL.
Ma Audi è molto attenta anche alla filiera dei componenti prodotti esternamente, perché, per via della transizione verso la mobilità elettrica, la percentuale di emissioni di CO2 della catena di fornitura è in aumento, soprattutto per il processo di produzione di batterie. Per ovviare a questo problema, Audi sta aumentando l'uso di processi di riciclaggio, come l'Alluminium Closed Loop, già in funzione a Ingolstadt e Neckarsulm, e destinato ad essere implementato anche a Gyor il prossimo anno. Audi, inoltre, sta anche lavorando di concerto con il Karlsruhe Institute for Technology (KIT) ad un sistema per il riciclaggio chimico delle plastiche automobilistiche.