Audi e-tron, l'aerodinamica che conta

Audi e-tron, l'aerodinamica che conta
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Ad Ingolstadt la E-Tron ha passato più di mille ore in galleria del vento. I risultati ottenuti sono notevoli
30 maggio 2018

Un componente fondamentale quando si progetta un suv completamente elettrico è il coefficiente di resistenza aerodinamico.
Più il valore generato (in fase di test in galleria del vento) è vicino allo zero più il veicolo incontrerà meno difficoltà a penetrare l'aria.

In termini "quotidiani" questo semplice numero fa la differenza in termini di consumi, comfort a bordo e rumorosità in marcia.
Audi e-tron ha raggiunto un valore di CX pari a 0.28, un risultato di riferimento per la categoria suv.

Dietro le quinte

Il Wind Tunnel Center di Ingolstadt è stato il teatro dei test e degli affinamenti aerodinamici necessari per raggiungere questo risultato. Più di 1000 ore sono state spese dagli ingegneri Audi alla ricerca della massima performance aerodinamica in diverse condizioni mentre le enormi ventole di questa galleria del vento simulavano velocità vicine ai 300 km/h (grazie ai 2.6 megawatts di potenza).

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Per i lunghi viaggi

Il maggior problema che tutte le auto elettriche condividono è l'autonomia quando ci si allontana dai centri abitati e le velocità aumentano.

Se nel traffico cittadino l'auto elettrica recupera una discreta parte d'energia dalla frenata, in autostrada o in strade ad alta percorrenza non c'è alcun modo per sopperire a questa "mancanza".

Audi e-tron, solo 0.28 di CX
Audi e-tron, solo 0.28 di CX


L'affinamento aerodinamico dell' Audi e-tron è quindi  necessario per ridurre il lavoro che il motore deve eseguire nelle situazioni sopraccitate.

Infatti il coefficiente di resistenza aerodinamico di questo prototipo è inferiore di 0.07 rispetto ad un veicolo dello stesso segmento con motorizzazione convenzionale.

Gli ingegneri Audi affermano che grazie a questa novità il range è aumentato a circa 35 km per carica di batteria nel ciclo WLTP.

Soluzioni innovative

Una novità importante è la possibilità di installare gli specchietti esterni "virtuali". La forma affusolata ed il poco ingombro riducono la larghezza del veicolo di ben 15 centimetri garantendo non solo una minore resistenza aerodinamica ma anche una riduzione del fruscio dell'aria in movimento.

Le telecamere integrate in questi specchietti proiettano le immagini su due display OLED situati tra il pannello strumenti e la portiera.
Sono regolabili a seconda del percorso o della situazione di guida: dall'autostrada al parcheggio.

I nuovi specchi con telecamere
I nuovi specchi con telecamere

 

Un'altra importante novità sono le sospensioni adattive ad aria che, a velocità superiori a 120 km/h, abbassano il corpo vettura fino a 26 mm rendendola più aerodinamica. Al di sotto del sedile del passeggero una piastra di alluminio protegge la batteria ad alto voltaggio da eventuali danni.

Più tecnica

La presa d'aria situata dietro alla griglia del cofano nasconde due feritoie controllate elettronicamente che permettono di diminuire la resistenza all'aria; quando sono chiuse, l'aria scorre (virtualmente) senza alcun vortice. 

Non appena è richiesta aria fresca per raffreddare il motore o per raffreddare l'abitacolo, la presa d'aria principale si apre insieme alle altre due nascoste; il medesimo sistema è utilizzato per raffreddare i freni.

Infine le gomme da 255/55 si caratterizzano per il basso tasso di resistenza al rotolamento.

 

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