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Prendiamo spunto dalla recente dichiarazione di Andrea Bonomi - in cui, riferendosi alla probabile cessione di Ducati, dice: «è una settimana importante» - per mettere assieme alcune storie vere e leggende metropolitane che in questi giorni stanno tenendo banco sui giornali e soprattutto tra le chiacchiere degli appassionati.
Per Bonomi Audi ha già dimostrato «di avere tecnologie, soldi e visione di lungo termine», precisando poi che nella trattativa non c'è più «un'esclusiva e che non ci dispiacerebbe partecipare alla prossima fase di crescita.»
Di seguito alcuni ottimi spunti di conversazione per gli amanti dei motori!
1)
Ducati, oltre che un investimento, sarebbe considerato da Piëch come un graditissimo regalo per il 75° compleanno. La data della vendita, dunque,potrebbe anche non essere il 18 aprile 2012, come annunciato da alcuni quotidiani
economici, ma il 17.
2)
Ferdinand Piëch, appassionato di moto, vuole da anni completare la "sua missione" di Presidente del Gruppo Volkswagen allargando le attività del Gruppo alla produzione di motociclette. Il recente accordo con Suzuki, poi chiuso malamente per "incomprensioni" tra le due aziende, sembrava far parte di quel progetto "Eagle" che è stato evidentemente "rispolverato" quando si è verificata la possibilità di acquistare la Rossa.
3)
Ducati non rappresenta una seconda scelta per Volkswagen ma una occasione di business sino a pochi mesi fa non percorribile: Bonomi, a capo del Gruppo che controlla Ducati (70% Investindustrial, 20% BS Private Equity-Synergo sgr e 10% dal fondo canadese Hospitals of Ontario Pension Plan) ha dato il via libera alla vendita della Rossa solo recentemente.
4)
I soggetti impegnati in questo affare sono ufficialmente Audi e Ducati. Qualcuno sostiene, però, che ad acquisire ufficialmente il brand non sarà Audi ma la controllata Lamborghini: l'idea avrebbe anche un che di romantico, soprattutto per questioni di vicinanza e DNA delle due aziende.
5)
Chiacchierando con una figura molto influente nel mondo dell'auto, ex-dipendente di BMW Italia, ci è stato spiegato che tra tutti i brand Premium quello più temuto dai vertici di Monaco sarebbe Audi. La cosa, abbastanza scontata vista la tipologia di prodotti e l'appeal dei brand, sfocerebbe spesso in episodi di rivalità goliardici. Tra le varie il "tappezzamento" di cartelloni pubblicitari (con investimento, apparentemente inutile, di alcuni milioni di euro...) lungo le vie che portano all'azienda del competitor o frasi dette in "amicizia" tra Stadler (AD Audi) e Reithofer (AD BMW) della serie "stai lavorando bene, ma ora la mia missione è farti il .... mercato su mercato."
6)
In un'intervista rilasciata allo Spiegel Piëch aveva dichiarato di essere ancora pentito di non aver acquistato
la Ducati nel 1985, quando si poteva acquistare "con una mela ed un uovo".
7)
Piëch aveva dimostrato amore per le motociclette già nel lontano 1977 quando, a capo dello Sviluppo Audi, diede il via al progetto della Audi Z02 poi rimasto prototipo: si trattava di una motocicletta da 1,1 litri di cilindrata e 60 CV di impostazione molto moderna denominata Z02.
8)
L'incrocio di destini tra Ducati, Audi, Piëch e Bonomi si è concretizzata anche in una frase "visionaria" del proprietario della Rossa del 2009: Bonomi, al Resto del Carlino, aveva dichiarato "saremo l'Audi delle due ruote". Ed in effetti Ducati lo sarà.
9)
Questione di incroci: Piëch avrebbe in garage, tra le altre, una Ducati 1098R, mentre Claudio Domenicali (top manager di Borgo Panigale) una Audi S4.
10)
La prima moto di Piëch è stata una Ducati
11)
L'acquisto di Ducati da parte di Audi sarebbe talmente avanti che, a riguardo, sarebbe già stato realizzato un video istituzionale. Protagonisti una Mercedes, una Audi ed una Ducati. Alla fine del filmato si vedrebbero l'Audi e la Ducati andare via assieme con il proprietario della Stella lasciato solo e sbigottito per la scelta inattesa: AMG e Ducati, infatti, sono al secondo anno di collaborazione sportiva e di marketing prodotto.
12)
Pare che Piëch abbia 12 figli, avuti da 4 diverse relazioni coniugali, e pare che nella lista delle cose da fare vi sia anche quella di lasciare un brand per ogni figlio. Ora sono 10, 11 con la Ducati, e quindi all'appello ne mancherebbe uno: che sia l'agognata Alfa Romeo?