Audi A6 e-tron Sportback, il segreto è il lato B

Audi ha riscritto la storia dell'aerodinamica automobilistica con la sua nuova A6 Sportback e-tron, che raggiunge un incredibile valore di Cd di 0,21, il più basso mai registrato per un veicolo del marchio. Questo primato posiziona la A6 e-tron al vertice del segmento per tutto il Gruppo VW, dimostrando come il design e l'efficienza possano fondersi perfettamente in un’auto elettrica che punta a rivoluzionare il concetto di mobilità sostenibile.

La ricerca aerodinamica è sempre stata una parte essenziale della filosofia di Audi. Già negli anni ’60, il marchio aveva introdotto il modello NSU Ro 80, con un coefficiente di 0,35 che all’epoca rappresentava un importante passo avanti. Con il lancio della A6 Sportback e-tron, Audi non solo celebra i successi del passato, ma stabilisce un nuovo standard grazie alla collaborazione tra i team di aerodinamica e design. Gli esperti, come Andreas Lauterbach e Matteo Ghelfi, hanno realizzato circa 2.800 simulazioni e passato innumerevoli ore nella galleria del vento, ottimizzando ogni millimetro per ridurre al minimo la resistenza dell’aria.

Un elemento distintivo della nuova A6 è l'attenzione ai dettagli, che si traduce in caratteristiche come le prese d'aria "switchblade" sotto la griglia Singleframe, migliorando il Cd di 0,012 e aggiungendo circa 12 km di autonomia. La collaborazione tra ingegneri e designer ha permesso di realizzare un veicolo che eccelle non solo in aerodinamica, ma anche in estetica.

Un altro elemento chiave è il design delle ruote, con soluzioni appositamente studiate per l'efficienza aerodinamica. Come spiega Andreas Valencia Pollex, la gamma di cerchi per la A6 e-tron è pensata per ridurre la turbolenza e massimizzare l'efficienza del flusso d’aria, contribuendo ulteriormente a migliorare l’autonomia complessiva del veicolo.