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L'elegante spot pubblicitario Audi in onda sulle principali emittenti TV nazionali in questi giorni non parla solamente dell'impegno sportivo nella 24 Ore di Le Mans, vinta anche quest'anno (di appena 16 secondi) sugli agguerritissimi rivali della Peugeot: parla anche di una tecnologia costruttiva che, dopo la fase sperimentale di A8 e A2 negli scorsi anni, è entrata definitivamente a far parte del modo di concepire automobili firmato Audi.
Non è un caso, infatti, se la R8 vanta un peso molto ridotto o se le ultime generazioni di TT ed A6 pesano meno delle precenti. Il merito è da ricercare nelle soluzioni che rientrano sotto il cappello delle tecnologie Lightwight Design, che nel caso della R18 vengono definite addirittura Ultra Lightweight Design per via del largo uso della fibra di carbonio e dei materiali ultraleggeri che solitamente caratterizza le vetture da corsa.
Concetti ben espressi dal video di circa 20 secondi in cui un meccanico Audi, dopo aver lucidato la vettura a fine gara, si ritrova a rimuovere l'ultimo residuo di polvere con un soffio, con l'effetto di spostare di alcuni passi la vettura, quasi la R18 fosse una barca a vela pronta a muoversi con un filo di vento. Una simpatica estremizzazione, ovviamente, che però rende al 100% le idee con le quali i tecnici di Ingolstadt sviluppano da un lato le vetture da corsa e dall'altro quelle stradali.
I risultati di questo impegno, numeri alla mano, si traduce in vetture che pesano meno della generazione precedente, come nel caso della TT, che in base alla motorizzazione pesa fino a 90 kg in meno. Ma cure le cure dimagranti del programma sono tangibili anche sulla nuova A6, che a seconda della versione ha fatto calare la propria massa fino ad un valore di 80 kg.
Meno peso si traduce nelle capacità di salvaguardare le risorse, abbassare il consumo di carburante e incrementare la performance. La nuova A6 consuma, a seconda della motorizzazione, fino al 21% in meno del modello precedente e la struttura leggera contribuisce a questo progresso per circa un quinto. In generale un risparmio di peso di 100 kg abbassa i consumi da 0,3 a 0,5 litri ogni 100 km.
Anche in componenti secondarie
La carrozzeria costituisce per la Audi il settore in cui maggiormente si manifestano i vantaggi della struttura leggera, da cui derivano numerosi effetti benefici secondari. Una struttura alleggerita consente di realizzare dei freni più compatti, un motore più piccolo, ma anche un impianto di scarico più snello e un serbatoio del carburante meno ingombrante. Anche per quanto riguarda i singoli componenti esiste la possibilità di contenere il peso. Nel caso di un portellone posteriore di alluminio, per esempio, che è più leggero, si possono utilizzare delle molle a gas anch’esse leggere.
Una struttura leggera offre dei vantaggi significativi anche in funzione della sportività, della sicurezza di guida e del comfort. Un’auto di 1.200 chilogrammi di peso raggiunge, da ferma, i 100 km/h 6 metri prima di una stessa auto che di chilogrammi ne pesa 1.300. La riduzione delle masse rotatorie, e quindi anche della loro forza d’inerzia, influisce positivamente soprattutto in fase di accelerazione.
Anche in frenata, però, si hanno molto effetti positivi da una massa alleggerita. Lo spazio di frenata è più breve e la dispersione di calore è minore. Quanto più leggera è un’auto, minore è l’energia cinetica che sviluppa e che deve trasformare in deformazione in caso di impatto. In caso di scontro, anche l’impatto sull’altro veicolo è meno violento. Un campo di applicazione particolarmente interessante per la struttura leggera è rappresentato dal telaio. La diminuzione delle masse non ammortizzate sulle ruote permette, per esempio, di costruire componenti del telaio più leggeri.
Ci lavorano 180 ingegneri
Gli studi e le innnovazioni sulle strutture in alluminio ASF che caratterizzano A8, R8 e TT, ma anche gli alleggerimenti presenti sugli altri modelli in gamma e quelli che verranno, sono realizzati presso il centro R&D sui nuovi materiali Audi ALZ, in cui lavorano 180 specialisti. Il Centro ALZ è la punta di diamante dell’azienda nel settore delle carrozzerie leggere. Il suo know-how ha portato a numerosi brevetti, alla conquista del titolo “European Inventor of the Year 2008” assegnato dall’Ufficio brevetti europeo e a quattro vittorie nell’“Euro Car Body Award”, il concorso più importante a livello mondiale nel settore della carrozzeria.
Presso il centro studi e ricerche sui materiali plastici rinforzati da fibre (FRP) sono impiegati ormai circa 50 esperti del settore. Nel campo tecnologico CFRP e dell’alluminio, la Audi si avvale di un intenso transfer informativo con la Lamborghini, che arricchisce costantemente il know-how di entrambe le case automobilistiche.
Lo sviluppo della Casa tedesca sui nuovi materiali, insomma, non si limita all'alluminio o al carbonio. In base alla fascia di prezzo e le necessità della vettura che si sta realizzando, infatti, i tecnici metteno in competizione diversi materiali al fine di trovare il miglior compromesso tra esigenze progettuali e costi: tra gli altri materiali di volta in volta in lizza per componenti strutturali e non della vettura vi sono anche il magnesio ed il "solito" acciaio, che se forgiato a caldo permette di ottenere resistenze maggiori e quindi pesi minori.
Il futuro dell'auto, oltre alla propulsione elettrica/ibrida, ha dunque una nuova frontiera: quella della leggerezza. Un elemento che, siamo pronti a scommettere, influirà moltissimo anche nel design.